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Fratini e gabbiani bloccano la Puccioni!

La vicenda ha dell’incredibile. Nella zona industriale di Vasto la Puccioni intende realizzare un impianto chimico che porterebbe anche occupazione, ma dopo ben sedici mesi il “via libera” non arriva. E così l’investimento di 2,5 milioni di euro è fermo con gravi danni per l’azienda. L’ultimo ostacolo da superare, o se volete la “conditio sine qua non” posta all’azienda per costruire il suo impianto è il monitoraggio su fratini e gabbiani che nidificano nella zona. In pratica, la Puccioni spa, azienda da 40 milioni di giro d’affari che a Vasto produce fertilizzanti dal 1957, dovrebbe rassicurare il Comitato Via (Valutazione d’impatto ambientale) che la realizzazione dell’impianto non danneggerà la nidificazione degli uccelli.

Siamo all’assurdo. “Abbiamo fatto presente che a tutto c’è un limite”, ha commentato l’amministratore dell’azienda Mario Puccioni che aggiunge: “Ad oggi abbiamo perso ottantaquattromila euro di finanziamenti europei: 28mila al mese per tre mesi di ritardo sulla tabella di marcia per l’inizio dei lavori”.

Il progetto “Recogen” che la Puccioni intende realizzare è un impianto per il recupero e la rigenerazione dell’acido cloridico. Si tratta di un rifiuto industriale oggi smaltito in inceneritori  o impianti di trattamento delle acque. Oltre a dei vantaggi occupazionali (l’azienda assicura almeno dieci assunzioni)  permetterebbe di ottenere solfati di ferro e zinco. Ma, al momento, tutto è bloccato. Per colpa dei fratini e dei gabbiani che nidificano nella zona.

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