“Il piano regolatore votato da un solo consigliere? Un pasticcio facilmente inficiabile”. Antonio Tommaso Tiberio, esponente della minoranza consiliare, spiega i motivi che, a suo avviso, prestano il fianco a possibili ricorsi, elencando una serie di illegittimità. Continua a tenere banco a Casalbordino il caso della variante al Prg adottata con il voto favorevole dell’assessore Raffaele Turco, l’unico tra i presenti a non avere terreni, né fabbricati e neanche parenti entro il quarto grado che possono vantare proprietà immobiliari.
Tutti gli altri consiglieri che hanno partecipato alla seduta dell’assemblea civica tenuta nell’auditorium “Tito Molisani”, sede scelta per consentire la massima partecipazione della cittadinanza, si sono dichiarati incompatibili. Tra di loro anche il sindaco uscente Remo Bello.
“Il consiglio è stato convocato illegittimamente, cioè entro i 45 giorni antecedenti la data delle elezioni”, dice Tiberio, “il motivo di urgenza improcrastinabile addotto dall’amministrazione comunale non sussisteva, in quanto la paventata e imminente istituzione da parte del Ministero del Parco della Costa Teatina non avverrà entro la data del 5 giugno e forse neanche entro il corrente anno. Un solo consigliere, anche se legittimato, eticamente non avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di adottare un documento programmatore del futuro sviluppo territoriale della nostra comunità. Ecco perché”, prosegue Tiberio, “ oltre ad essermi sin dal lontano ottobre 2015 personalmente dichiarato “interessato”; alla variante di Prg, volutamente non ho partecipato ai lavori consiliari per non incorrere nei probabili illeciti amministrativi. Sono per il rispetto incondizionato della legalità del mio paese e se rieletto lavorerò incessantemente per ridonare alla mia comunità un nuovo strumento programmatore dello sviluppo territoriale”, conclude il consigliere comunale.
Anna Bontempo
