Ho invitato Marco Rapino, segretario regionale del Pd, e Antonio Del Casale, segretario locale del Pd, a smentire tutte le notizie riferite al Cup di proprietà del Pd, al Cup ultimo bancomat del Pd, al Cup dove alcuni amministratori del Pd del Vastese hanno collocato figli, fidanzate dei figli e fidanzati delle figlie, parenti e affini. Al momento, nessuna smentita perché nessuna smentita può esserci, perché il Cup non è una società segreta, perché ci conosciamo tutti, figli, fidanzate dei figli, fidanzati delle figlie, parenti e affini.
Che miseria umana, questo Pd! Che tristezza! Che inconsistente classe dirigente! Una classe dirigente del collocamento familiare, una macchina del familismo amorale, una squadra unita e retta dalla sistemazione reticolare. Il Cup, tutti al Cup. L’azienda sanitaria presa d’assalto, il voto di scambio elevato all’ennesima potenza, vergognose passerelle tra i reparti a promettere senza mai mantenere, a garantire promozioni, a spremere il malato, le sue debolezze, i suoi patemi.
È un partito mai nato ma succhiasangue, questo Pd, che spande e spende, olia macchine elettorali, distribuisce pani e pesci, prepara bandi con vincitori annunciati prima della presentazione delle domande, avvelena i pozzi, mette a dura prova le casse comunali attraverso gestioni spericolate. Va collocato a riposo, questo Pd, prima che si collochi tutto al Cup, un Cup per ogni stanza, un Cup per ogni casa, un Cup per ogni esponente.
Il bando per altri cinque posti a tempo pieno e indeterminato è stato spostato dal 14 al 26 aprile. Due vincitori sono già noti. Il 26, alle ore 9.29, con una email, li anticiperò ai giornalisti. Viva la legalità! Viva la trasparenza amministrativa! Viva il Pd! Viva Francesco Lamenna, candidato a Sindaco del Pd, che nulla dice sulle infornate al Cup, che nulla dice sui bandi a vincitori annunciati. Non si scandalizza, Francesco Lamenna. Non mostra il minimo disappunto. È proprio un bravo ragazzo.
Davide D’Alessandro
