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Dalle prime indiscrezioni alta l’affluenza alle elezioni provinciali

provincia_palazzoÈ un’affluenza alta quella che si è registrata ieri ai seggi per il rinnovo delle cariche provinciali a Chieti, Pescara e Teramo. Le prime indiscrezioni registrate in tarda serata parlano di oltre l’82% degli aventi diritto nella provincia teatina fino a superare il 92% nel teramano, cifre che, se confermate, rappresenterebbero una sconfitta politica per chi in queste settimane ha invitato i colleghi amministratori a disertare l’appuntamento elettorale, Fratelli d’Italia in primis.

Una scelta che ha creato non pochi attriti nel centrodestra e che non è difficile immaginare possa avere conseguenze nei rapporti già delicati soprattutto lì dove erano presenti candidati locali dell’area liberale. Un esempio concreto viene proprio da Vasto dove tra i candidati consiglieri figuravano i forzisti Nicola Soria, consigliere provinciale uscente, e Antonio Monteodorisio, attuale consigliere comunale, entrambi scaricati anche da Progetto per Vasto.

A San Salvo, da notizie ancora da confermare, sembra che la maggioranza abbia scelto di sostenere in blocco la candidatura di Tonino Marcello anche se si registrerebbe la pesante astensione del presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano.

Intanto i dati, ricordiamo che parliamo sempre di cifre non ancora ufficiali, ribadiscono l’importanza della consultazione provinciale e soprattutto del ruolo che gli enti andranno ancora a ricoprire e che, forse, qualcuno ha sottovalutato: per ambiente, scuola, strade e via discorrendo sarà ancora la Provincia.

Tornando alle elezioni in Provincia di Chieti è favorito d’obbligo Mario Pupillo, il sindaco di Lanciano, dal momento che la maggioranza dei Comuni più grandi, e che grazie alla ponderazione dei voti esprimono il maggior numero di preferenze, sono in mano al centrosinistra, vedasi Vasto, Lanciano, Ortona e  Francavilla con le sole Chieti e San Salvo in mano al centrodestra.

Diverso è il discorso per l’elezione dei consiglieri, dove, però, sembra difficile l’impresa soprattutto per quelli del vastese.

Nelle prossime ore si ultimerà lo scrutinio e ne sapremo certamente di più su come si saranno espressi gli amministratori dei 104 comuni del territorio teatino. Restano intanto molte perplessità su quello che è sembrato un nuovo esproprio della democrazia ai danni dei cittadini ai quali è stata tolta ancora una volta la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.

Lu. Spa.

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