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Porto, mancano spazi per scaricare le merci

 

 

Posti di lavoro e risorse economiche. E’ quanto sta offrendo il porto di Punta Penna da due anni a questa parte. Il porto gode ottima salute ma proprio perchè in crescita ha bisogno di un adeguato potenziamento. Non solo. Vanno reperite al più presto nuove aree da destinare al carico e scarico delle merci.

Ieri la collega Paola Calvano ha trattato l’argomento con un ampio servizio sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro. Ascoltando, per la circostanza, anche il sindaco di Vasto Francesco Menna che è tornato a sollecitare l’attenzione del governo nazionale, dell’Autorità portuale e della Regione sul bacino istoniense e invoca adeguati interventi.

“Da tempo vengono promessi fondi per importanti interventi di potenziamento del bacino. L’auspicio  è che lo sviluppo dello scalo avvenga in tempi rapidi “.

Non va infatti dimenticato il problema sollevato a novembre 2023 da ben 12 aziende, tra le più importanti che operano e si servono dello scalo per attività di import / export : Nsg, Pilkington, Honda, Centro siderurgico industriale (gruppo Arvedi), Denso, Ecofox, Pugliese, Sealogis Projects, Gruppo Mercurio, Hadri Tanks, Puccioni, Granito Forte e Radarchim.

Sette mesi fa le 12 industrie hanno sottoscritto una manifestazione di interessi, rimarcando la valenza e la necessità di sviluppare la capacità di esercizio dell’infrastruttura portuale, insistendo sulla necessità di poter disporre di un hub portuale in grado di assicurare uno scalo logistico efficiente e in grado di ottimizzare le operazioni di spedizione via mare.

” Invito”, aggiunge al Centro il sindaco di Vasto ” i proprietari di appezzamenti terrieri o piazzali nella zona retrostante il porto a voler contrattualizzare l’utilizzo delle aree. Come Comune sono disposto a concedere le autorizzazioni necessarie . Tuttavia per risolvere il problema pensando anche al futuro di Punta Penna e del territorio, quello che occorre è ottenere il completamento e potenziamento della viabilità di raccordo fra i caselli di Vasto nord e Vasto sud mediante la sistemazione e l’adeguamento funzionale delle aree e delle strade di fondovalle Sinello , Cena e Treste. C’è un progetto e una piantina che mostrano la validità dell’iniziativa . Spazi enormi , nessun impatto con le riserve e velocizzazione dei tempi per i mezzi pesanti . Quel percorso risolverebbe tantissimi problemi “.

 

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