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Premio agli studenti meritevoli del Liceo Classico di Vasto per onorare e ricordare l’avv. Valentino Brunetti

I genitori dell’avv. Valentino Brunetti, prematuramente e improvvisamente sottratto alla vita da un destino crudele, hanno realizzato alcune iniziative umanitarie per ricordare e onorare il loro amatissimo figliuolo. Particolarmente significativa, la decisione di attribuire un premio agli studenti del Liceo Classico di Vasto, istituto frequentato da Valentino, che avranno conseguito la maturità (anno 2024) con i voti più alti.

La professoressa Anna Orsatti, dirigente scolastico del Liceo Classico L.V.Pudente di Vasto ha espresso ai genitori con apprezzata sensibilità umana e intellettuale “ il cordoglio di tutta la comunità scolastica per la prematura scomparsa del loro caro figliuolo, stimato avvocato del foro di Roma. La vostra iniziativa in favore degli alunni meritevoli- ha aggiunto la preside- ci onora e ci trova disponibili a qualsiasi forma di collaborazione”.

“La sacralità della morte, del dolore o di un ricordo è più forte, per il professor Brunetti, di ogni evento. La civiltà e le necropoli sono nate insieme”. “Nell’Iliade, l’eroe Achille uccide Ettore e trascina il corpo attorno alle mura. Il vecchio Priamo allora entra nella tenda di Achille, gli bacia le mani insanguinate e gli chiede il corpo di suo figlio Ettore. Il brutale eroe si commuove, cede e addirittura piange, riacquistando così quella dimensione umana che le neuroscienze definiscono empatia e neuroni specchio”.

“Erodoto (425 a.C.) ha scritto: ‘In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra i padri seppelliscono i figli’. “Purtroppo, la terribile realtà- rileva il nostro umanista-scienziato- mostra che i padri sia in pace che in guerra seppelliscono i figli. I padri non dovrebbero mai seppellire i figli. E’ un’esperienza terrifica, disumana, irrazionale, innaturale. Una violenza. E’ un dolore incomprensibile, tremendo. Un urlo che ti assale. Che genera profondi sentimenti di rabbia, che ti spaccano il cuore. La vita non è e non sarà più come prima. Vite spezzate. E’ un evento che sconvolge il senso stesso dell’esistenza, certezze, principi, paradigmi, valori, concezioni, progetti.

Emerge il mistero, quella zona di lacerazione del sacro, in cui risplende la condizione umana. Rimane tuttavia la dimensione del divino e del trascendente, la speranza dell’incontro con l’Eterno”.

“Valentino- conclude il professor Brunetti- ci riempiva e ci riempie la vita di luce, amore e umanità. Abbiamo sempre scolpito nel profondo del nostro animo la sua meravigliosa immagine: l’immagine più dolce mai lasciata”.

Anna Gabriele

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