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Vasto, maggiori incassi per l’occupazione del suolo pubblico e lotta agli abusivi

Più controlli e maggiori incassi per il Comune. Ammontano ad un 1 milione e 300mila euro gli introiti per l’anno 2023 relativi al canone unico patrimoniale (ex Tosap), la tassa  per l’occupazione di suolo pubblico e la pubblicità. A fornire i dati, che sembrano smentire le voci insistenti su una forte evasione da parte di alcune categorie produttive, è l’assessore ai tributi, Gabriele Barisano. 

Il canone unico patrimoniale, entrato in vigore nell’anno 2021 in sostituzione della Tosap ed Icp (imposta sulla pubblicità ndc), ha fatto registrare negli ultimi anni un incremento costante nelle casse comunali”, spiega Barisano, “nell’anno 2023 l’incasso è stato superiore a 1.300.000 euro, dovuto al fatto che sono stati intensificati i controlli sul territorio ed è stata intrapresa  un’ azione decisa sul rispetto delle regole. L’abusivismo in alcuni settori economici, quali i pubblici esercizi e le attività edili,  è più presente,  mentre tra i privati si riscontra maggiormente il mancato pagamento dei passi carrabili.  Per l’anno 2024  i controlli saranno ancora più efficaci, in concerto con gli uffici preposti, cioè il  Patrimonio e il Comando di polizia locale, con la rimozione, anche immediata, di tutte le occupazioni abusive come previsto nei regolamenti”, aggiunge l’assessore, “si tratta di un atto dovuto alla cittadinanza, in quanto il suolo pubblico è un bene comune, e agli operatori che rispettano le regole. Inoltre da mesi è in atto il censimento su tutto il territorio comunale, invito pertanto  i contribuenti a sanare quanto dovuto. Se tutti versano il dovuto, possiamo garantire dei servizi più efficienti e magari iniziare a ragionare sulla riduzione di alcuni tributi”, conclude l’assessore.

Intanto il nuovo anno è iniziato con l’aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale (utilizzo delle strutture culturali per eventi e manifestazioni, della mensa scolastica e dei servizi cimiteriali) e con l’incremento dell’imposta municipale unica (Imu) al 7,60 per mille sulla seconda casa a canone concordato. Per il sindaco Francesco Menna si tratta di “un adeguamento necessario, dal momento Vasto era l’unica città in Abruzzo con l’Imu al 5,50 per mille”, mentre l’opposizione parla di aumenti “che vanno a colpire, ancora una volta,  le fasce più deboli”.

E’ rimasta invece invariata l’imposta di soggiorno, il balzello a carico dei turisti che vengono a trascorrere le vacanze in città da aprile a settembre e che nei restanti mesi (gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre e dicembre) sono esonerati dal pagamento.   Le tariffe in questo caso vanno  da un minimo di  1,50 euro per le strutture extra-alberghiere (campeggi, villaggi turistici, ostelli e Bed&Breakfast), ad un massimo di 2,50 euro per gli hotel a 4 e 5 stelle.

Anna Bontempo (Il Centro)

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