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Gravina: “Gelateria chiusa? Affitti non pagati”

C’è un contenzioso per canoni d’affitto non pagati dietro la chiusura della storica gelateria Aurora di Vasto Marina. A svelare il retroscena è la Diamante costruzioni che tre anni fa ha acquistato l’intero immobile, compresi i locali dove veniva esercitata l’attività di bar-gelateria, punto di riferimento per sette lustri di residenti e turisti.

Al momento dell’acquisto, risalente al dicembre 2021, del complesso immobiliare in cui è ricompresa la gelateria Aurora i titolari della relativa attività avevano già maturato nei confronti della vecchia proprietà un debito di oltre 200.000 euro per canoni non pagati dal 2012”, fa sapere Domenico Gravina, titolare della Diamante costruzioni, “tale situazione di morosità è perdurata sino al momento del rilascio forzoso dei locali, ottenuto solo all’esito di un lungo contenzioso definitosi in Cassazione. La Diamante, pertanto, è anch’essa creditrice verso i titolari della gelateria Aurora dei canoni relativi al periodo successivo all’acquisto dell’immobile, che i titolari a tutt’oggi non hanno inteso saldare esponendosi così alle conseguenti azioni di recupero per le quali è stato conferito mandato legale. Inoltre abbiamo anche offerto ai fratelli Di Flora la possibilità di acquistare il nuovo locale che la società avrebbe edificato dopo lo smantellamento della vecchia costruzione, ma gli stessi non hanno ritenuto di formulare alcuna proposta”, conclude Gravina.

L’imprenditore pugliese è stato tirato in ballo dai titolari della gelateria, Antonio e Luigi Di Flora, che nell’illustrare al Centro i motivi alla base della chiusura della storica attività, avevano affermato di “non essere riusciti a raggiungere un accordo per la stipula di un nuovo contratto di affitto con la nuova proprietà”.

Oltre al contenzioso per canoni di locazione non pagati, c’è anche l’aspetto relativo allo spazio antistante l’immobile, compresa l’area adibita a dehor della gelateria che non è suolo privato, bensì demaniale.

La chiusura della storica attività dopo 35 anni ha registrato diverse reazioni, fra cui quella del Consorzio Vivere Vasto Marina, il cui presidente Piergiorgio Molino aveva manifestato dispiacere augurandosi una chiusura temporanea. L’attività potrebbe riaprire, già nell’estate 2024, in un altro locale della riviera.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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