Il cammino artistico di Marti Stone ha inizio molti anni fa in un tranquillo paesino di provincia abruzzese, un percorso che attraversa palchi di varie dimensioni lungo la penisola italiana.
Dalle esibizioni nelle jam hip-hop al coinvolgimento nel Jova Beach Party, dal mondo dei social al talent, dalle punchline agli spot radio, la rapper si è sempre distinta grazie al suo stile unico in continua evoluzione e alla particolarità del suo timbro. Marti Stone, capace di “cantare il rap e rappare il cantato,” condivide con il pubblico un immaginario popolato da figure come barbie ed astronauti.
Se nel 2014 le sue parole cantavano “ho sognato di scappare lontano,” oggi Marti Stone invita a godersi il viaggio, a staccare gli occhi dallo schermo e ad ammirare la vita che si svolge fuori dal finestrino, mentre si percorrono chilometri nel loop dell’ansia da prestazione.
Per l’artista, “rompere il ghiaccio” rappresenta la chiave per spezzare la monotonia e riappropriarsi dei simboli e dei modi di fare che rendono unica la nostra identità, aprendo così le porte a nuove strade.
Nel suo ultimo videoclip, Marti Stone riceve una misteriosa chiamata da un cellulare congelato in un blocco di ghiaccio. Non si tratta di un telefono qualsiasi, bensì di un modello iconico e solidamente radicato nel passato, appartenente agli anni in cui Marti Stone si avvicinava al mondo del Rap.
La rapper ha svolto un ruolo attivo nella creazione del video, inserendo note autobiografiche che veicolano il messaggio fondamentale: per esplorare nuove strade, è essenziale mantenere salde le proprie origini, onorando il bagaglio che ci accompagna nel viaggio nel presente e oltre.
La canzone “Ghiaccio,” prodotta da Daco, si ispira alle sonorità che hanno dato inizio alla loro collaborazione, partendo dal successo underground di “Il Mio Fottuto Rap” nel 2012. Distribuita da Believe su tutte le piattaforme digitali dal 17 novembre, il videoclip, diretto con maestria da Andrea D’Amico, è ora disponibile su Youtube dal 20 novembre. L’artwork del singolo è stato curato da @Fagiolink, aggiungendo un tocco artistico e visivo al progetto nel suo complesso (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO).
di Lorenzo Scampoli
