Chiarezza e rispetto degli accordi . Fim, Fiom, Uilm e Fismic tornano a chiedere ai dirigenti nipponici della Denso il rispetto degli accordi e degli impegni presi. Serve lavoro e occorre investire per garantire un futuro sereno al sito produttivo di San Salvo. Stamane, a dedicare un ampio servizio sull’argomento, è il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, a firma di Paola Calvano. Tanti i dubbi sul future , troppe le incertezze.
” Per questo “, fanno sapere i segretari sindacali “abbiamo anche richiesto un incontro al ministero dello Sviluppo economico per discutere del caso Denso “.
Tutti i sindacai condividono l’assoluta necessità di portare nel sito produttivo abruzzese nuovi ordinativi. Mai come in questo momento i sindacati sono stati uniti e i lavoratori sono con loro. E’ quanto emerso nelle assemblee di fabbrica che ci sono state ieri . La prima assemblea dalle 9 alle 10.30 è stata molto partecipata e disciplinata. Così pure le altre assemblee tenute dalle 20.30 alle 22 e dalle 22 alle 23.30.
Sostanzialmente, oltre alla cronistoria dell’inizio della crisi per DMIT e la richiesta di ulteriori 6 mesi di proroga della cigs, i segretari delle quattro organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di procedere unitariamente nella gestione della vertenza Denso. Illustrato il risultato dell’ incontro unitario al Mimit e annunciata la richiesta di un incontro al ministero dello Sviluppo economico .
” La crisi dell’automotive dovuta alla transizione energetica – sottolineano i sindacati – è tristemente nota. Se ne esce solo portando nuovo lavoro ( motogeneratore, nuovi volumi sui prodotti già lavorati , alternatori) e cogliendo tutte le opportunità legislative che possono consentire una fuoriuscita morbida delle persone che sono pensionabili nel prossimo futuro”.