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Il Tar sospende il taglio dei pini già abbattuti

Il Tar sospende il taglio dei pini, ma il provvedimento arriva dopo che gli alberi sono stati abbattuti. E’ stato notificato ieri pomeriggio il decreto monocratico del presidente del Tribunale amministrativo regionale, Paolo Passoni che ha accolto la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso d’urgenza presentato dalle guardie ambientali Geav e da un cittadino del quartiere dove è presente la villetta “Due Pini”.  La camera di consiglio per la trattazione collegiale della causa è stata fissata al 10 novembre.

Se il provvedimento fosse arrivato qualche giorno prima i 16 pini si sarebbero potuti salvare. Invece sono stati abbattuti a tempo di record, nonostante le richieste avanzate dalle associazioni di vagliare soluzioni alternative. Il taglio, propedeutico agli interventi di rifacimento dell’asfalto rialzato dalle radici delle piante, è avvenuto a distanza di qualche giorno dal sit in organizzato dal Comitato Amici degli alberi, Italia Nostra, Guardie ambientali Wwf, Gruppo Fratino e Movimento politico Ora rispetto per tutti gli animali, a cui hanno partecipato una ottantina di persone. Prima della manifestazione le cinque sigle avevano presentato un esposto ai carabinieri forestali e alla polizia locale, appellandosi al regolamento del verde che vieta espressamente tagli indiscriminati.

Il Tar di Pescara ha accolto, con decreto inaudita altera parte, la richiesta di emissione della misura cautelare, così come motivata nel ricorso ed ha sospeso le operazioni di estirpazione degli alberi previste nelle delibere impugnate”, commentano gli avvocati Cristiano Bertoncini e Donatella Monaco,coltiveremo le ragioni del ricorso, insieme ai nostri assistiti, all’udienza della camera di consiglio che si terrà il prossimo 10 novembre”.

Le associazioni, che per giorni hanno presidiato a turno la villetta, sperando in un ripensamento da parte dell’amministrazione comunale, sono a dir poco amareggiate.

Il Comune avrebbe dovuto attendere la decisione del Tar, invece si è affrettato a tagliare i pini”, afferma Marco Cannarsa, presidente provinciale Geav, “evidentemente a Palazzo di città sapevano che c’erano fondati motivi per ottenere la sospensiva”.

Sulla vicenda della villetta “Due Pini”, adiacente la caserma dei carabinieri,  siamo ormai al muro contro muro. Associazioni e Comitati sostengono che gli interventi di rifacimento del manto stradale si sarebbero potuti fare senza sacrificare i 16 pini messi a dimora negli anni ’80. Il  sindaco Francesco Menna e l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano si appellano a motivi di sicurezza. “Il manto stradale presentava numerosi rigonfiamenti dell’asfalto causati dalle radici dei pini”, dicono, “e i pedoni non potevano transitare in sicurezza sul marciapiede, difficilmente accessibile a causa della pavimentazione completamente danneggiata”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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