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Inquinamento di Fosso Marino, il Comune ora chiede 5 milioni

Cinque milioni di euro. E’ il finanziamento che il Comune di Vasto chiede alla Regione Abruzzo, affinchè nell’ambito dei fondi Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) si riescano a reperire risorse per risolvere definitivamente il problema di Fosso Marino, il canale che sfocia in piena spiaggia,  interessato nel corso dell’estate da ben tre divieti di balneazione.

Non è l’unica richiesta avanzata  dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Menna che ha presentato una lunga lista con una serie di interventi da finanziare per un totale di 143 milioni di euro. Ma mentre per il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Piernicola Carlesi si tratta di “una lista della spesa esorbitante con una richiesta spropositata di fondi pubblici” , per la consigliera regionale della Lega, Sabrina Bocchino và data la massima priorità a Fosso Marino.

E’ una vera e propria emergenza e quindi confrontandomi istituzionalmente con il sindaco di Vasto ho deciso di dare priorità a questo intervento risolutivo nell’ambito della ripartizione dei fondi comunitari per lo sviluppo e la coesione”, fa sapere Bocchino, “questo per risolvere un problema che è di ostacolo alla completa valorizzazione del turismo determinante nelle nostre zone. Certo, ci occuperemo anche della lista di interventi, per la verità un po’ troppo ambiziosa, mandata da Menna alla Regione, ma la prima battaglia che faremo è per Fosso Marino”. 

La consigliera regionale ricorda che “la Regione Abruzzo, grazie al mio  interessamento, della Lega e del centrodestra, nel 2019, ha già stanziato 80 mila euro utilizzati per la pulizia e la bonifica di Fosso Marino, nell’ambito della operazione del Jova Beach Party, interventi che dovevano conservare la loro efficacia anche successivamente e a prescindere dall’evento”.

A settembre si sono svolte le video ispezioni  su Fosso Marino, alla ricerca delle eventuali fonti inquinanti, ma nessuna risposta era venuta fuori dai controlli eseguiti per un mese da una ditta privata. Alcune associazioni come Italia Nostra del Vastese e il Gruppo Fratino avevano chiesto ancora una volta al Comune di conoscere esiti e riscontri delle verifiche effettuate nel canale e le iniziative idonee per ovviare ai problemi riscontrati. A sua volta l’assessore Alessandro D’Elisa aveva sottolineato come le video ispezioni non fossero ancora concluse  per la presenza di un tratto dove c’è un restringimento causato dalla caduta di massi.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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