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Alberi da tagliare a Vasto, sabato il sit in di protesta: “Vogliamo difendere il patrimonio arboreo della città”

“In questi anni ci sono stati abbattimenti indiscriminati di alberi, ma questa volta siamo disposti ad andare fino in fondo per difendere il nostro patrimonio arboreo”. La promessa che non sarà lasciato nulla di intentato per salvare i 19 pini della omonima villetta adiacente la caserma dei carabinieri, arriva da Gian Carlo Denicola, referente del Comitato Amici degli Alberi che, insieme a Italia Nostra del Vastese, Gruppo Fratino, Guardie ambientali Wwf e Movimento politico “Ora rispetto per tutti gli animali”, ha organizzato un sit in nell’area verde.

Per l’occasione intorno ai pini sono stati legati dei nastri rossi. Alla manifestazione hanno partecipato circa ottanta persone. Oltre a cittadini e esperti del settore,  erano presenti i responsabili di associazioni (Amici di Zampa, Litorale Vivo, Terre di mezzo, Guardie ambientali Geav, Comitato per il verde pubblico e privato, Cai, Nording Walking, Abruzzo in Bike, Eco School), i consiglieri di minoranza Maria Amato e Francesco Prospero e di maggioranza, nella persona di Maria Molino esponente della lista Avanti Vasto, la quale partecipando al sit in si è dissociata apertamente dalla amministrazione comunale che vuole abbattere i pini per rifare i marciapiedi sconnessi a causa di una decennale mancanza di manutenzione.

La tematica dell’abbattimento degli alberi è un problema presente in molti comuni, ma qui a Vasto la questione è molto più amplificata perché i tagli non hanno pari in nessun’altra città”, sostiene Claudio Allegrino, coordinatore delle guardie ambientali Wwf, “la nostra sensazione è che il regolamento del verde di cui il comune di Vasto si è dotato, rappresenti solo un problema. Si cercano cavilli e difetti per continuare ad operare così come si è sempre fatto, cioè con superficialità, sufficienza e tenendo conto solo  della economicità del progetto. Bisogna migliorare il disciplinare, ma soprattutto  dobbiamo scegliere meglio i nostri amministratori”.

“Non vedo i ragazzi del Friday for future che parlano  di emergenza climatica e non capisco perché oggi non sono qui a manifestare con noi”, esordisce Maria Molino, “bisogna cambiare la prospettiva, coinvolgere le nuove generazioni. Si può trovare una soluzione accettabile: riqualificare non significa tagliare gli alberi”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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