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EGOInternational: record storico per l’export agroalimentare italiano

Nei primi sei mesi dell’anno l’export agroalimentare italiano è cresciuto dell’8,6% sfiorando i 32 miliardi di euro in valore: questo nonostante le tensioni internazionali che hanno influito a livello globale sugli scambi commerciali di beni e servizi. A rilevarlo la recensione di Coldiretti, che riporta le opinioni degli analisti sull’andamento delle aziende del settore: nei primi sei mesi dell’anno sono riuscite a incrementare le vendite all’estero, che sono cresciute più del doppio rispetto alla media generale delle esportazioni.

La recensione fa emergere i principali partner commerciali del Belpaese: la Francia, in cui si registra un aumento delle esportazioni alimentari pari al 15,5%, seguita dalla Gran Bretagna (+12,6%) e dalla Germania (+11,6%), che resta la principale destinazione dei prodotti alimentari italiani. La recensione sembra inoltre confermare le opinioni degli esperti di export sui più importanti mercati di sbocco del Made in Italy. Sono un esempio le recensioni pubblicate sul sito di EGO International, la società di servizi per l’internazionalizzazione delle pmi, che collocano il mercato tedesco al primo posto tra le principali destinazioni dell’export italiano, seguito da quello francese. La vicinanza geografica, ribadisce EGO International, la presenza di una situazione politico-economica stabile e la sensibilità alla qualità dei prodotti Made in Italy permettono alle pmi locali di vincere la concorrenza internazionale.

Secondo le opinioni degli analisti le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani sono cresciute anche in Russia (+10,5%) e in Cina (+3,2%), trainate dalle vendite del vino, della frutta e della verdura fresca. Il ruolo dei prodotti vitivinicoli per l’export del Made in Italy è stato confermato anche dall’ultimo Monitor dei distretti industriali del Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo, che fa emergere i risultati raggiunti dai vini di Montepulciano d’Abruzzo, cresciuti del 9,3% durante il primo trimestre dell’anno.

Il ruolo strategico svolto dal mercato cinese per lo sviluppo degli scambi commerciali del Belpaese è stato confermato anche da EGOInternational, che colloca la Cina al nono posto tra le principali destinazioni di sbocco dell’export italiano. I buoni rapporti commerciali con il Paese, aggiunge EGO International nelle recensioni del suo blog, uniti all’aumento della richiesta di prodotti di qualità, hanno permesso alle aziende di proporsi con successo ai buyer locali. Stando alle opinioni di EGOInternational, le aziende del Food&Beverage che intendano svilupparsi nei mercati internazionali devono adottare una strategia di sviluppo commerciale estero che permetta di individuare i distributori e i rivenditori locali più efficaci per la commercializzazione dei prodotti.

Le opinioni degli esperti fanno emergere inoltre gli aspetti su cui puntare per contribuire allo sviluppo delle esportazioni: è necessario agire sui ritardi strutturali dell’Italia, sboccando le infrastrutture che permettono di migliorare i collegamenti con il resto del mondo. Sono un esempio gli interventi destinati a incrementare i trasporti ferroviari in alta velocità, con cui creare snodi strategici e una sinergia tra aeroporti, treni e cargo. Le aziende italiane potranno sfruttare le opportunità offerte dal PNRR per la modernizzazione della logistica nazionale e incrementare le vendite all’estero anche in futuro: l’obiettivo è quello di raggiungere i 100 miliardi di euro di esportazioni.

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