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Condizionatori, come ridurre consumi e sprechi: alcuni consigli utili

Il caldo intenso che sempre più spesso caratterizza lunghi tratti della stagione estiva determina un utilizzo costante, su base giornaliera, degli impianti di condizionamento. Di conseguenza, è consigliabile mettere in pratica una serie di accorgimenti pratici per ottimizzare i consumi e limitare gli sprechi, al fine di ridurre i costi in bolletta e, in parte, anche l’impatto ambientale.

Scegliere un macchinario efficiente

Così come gli altri grandi elettrodomestici, anche i condizionatori sono dotati di etichetta energetica, ossia il sistema di classificazione che indica l’efficienza del macchinario dal punto di vista del consumo di energia. I prodotti di più moderna generazione fanno parte della classe A+++, la più ‘alta’ disponibile; in generale, quando si acquista un condizionatore nuovo, il consiglio è di optare per sistemi di classe non inferiore ad A, in quanto possono garantire un risparmio sui consumi che può raggiungere il 30%.

Impostare la giusta temperatura

Al netto degli effetti sulla salute, la temperatura dell’aria erogata dal condizionatore non deve essere troppo bassa, poiché ciò influenza anche i consumi. In linea di massima, per godere di un adeguato refrigerio, è sufficiente che la differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno sia compresa tra i 5° e gli 8°; da questo punto di vista, è molto diffusa la (cattiva) abitudine di tenere in funzione il condizionatore per lungo tempo impostato alla temperatura più bassa possibile (16-17°). Ciò determina non solo consumi più elevati, ma anche concreti rischi per la salute, che vanno dal semplice raffreddore a problemi più significativi.

Gestione smart dell’impianto

Uno degli accorgimenti più diffusi per ottimizzare il proprio impianto domestico è l’integrazione delle tecnologie che consentono un preciso controllo di tutte le funzionalità dell’impianto. I condizionatori di ultima generazione, grazie alla connettività Wi-Fi (o Bluetooth), possono essere gestiti a distanza, anche tramite una semplice app su smartphone. Spesso, inoltre, i sistemi più ‘smart’ sono dotati di un termostato o un cronotermostato digitale integrato, una sorta di piccolo pannello di controllo mediante il quale controllare il singolo macchinario o l’intero impianto.

 

Questo accorgimento permette di impostare la temperatura minima, l’orario di accensione e spegnimento nonché le funzionalità più complesse (come quella di deumidificazione, molto utile per combattere l’afa estiva). Il consiglio è di scegliere quindi tecnologie moderne, che possono essere integrate in un ambiente smart altamente funzionale; in alternativa, è possibile modernizzare un impianto già esistente installando appositi dispositivi di controllo, facilmente reperibili non solo nei negozi fisici ma anche in quelli digitali. Per scegliere tra cronotermostato e termostato in vendita online è possibile consultare il catalogo di un e-commerce specializzato come Emmebistore.com.

Limitare le dispersioni termiche

Per ottimizzare l’utilizzo del condizionatore, è bene che gli ambienti siano ben isolati e che non vi siano punti di dispersione. A tale scopo, è necessario che gli infissi non lascino trapelare l’aria fredda verso l’esterno né l’aria calda all’interno, poiché questo ‘scambio’ limita notevolmente l’azione refrigerante dell’impianto. Più in generale, un buon isolamento termico consente di limitare l’utilizzo di condizionatori, climatizzatori e simili, a vantaggio del risparmio energetico ed economico.

Accendere il condizionatore solo quando (e dove) serve

Per quanto possa sembrare banale, il condizionatore andrebbe tenuto acceso anzitutto nelle stanze più ‘vissute’, ovvero dove gli inquilini trascorrono la maggior parte del loro tempo in casa. In aggiunta, non serve fare ricorso al raffrescamento quando la temperatura ambientale è complessivamente gradevole e il caldo non risulta eccessivo; a limite, si può attivare la sola funzione di deumidificazione, dal momento che l’umidità aumenta sensibilmente la temperatura percepita. Questo tipo di accorgimento serve anche a preservare la salubrità degli ambienti, dal momento che un utilizzo prolungato del condizionatore limita il ricircolo dell’aria all’interno della casa.

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