Si è concluso con un nulla di fatto il tentativo di conciliazione della Prefettura. Non rientra lo stato di agitazione della polizia locale che, attraverso il sindacato, potrebbe promuovere nei prossimi giorni ulteriori iniziative. Anche se al momento non si registrano prese di posizione in tal senso, l’ipotesi più accreditata è che il Csa Ral, organizzazione sindacale autonoma a cui aderiscono agenti e ufficiali del comando di piazza Rossetti, possa indire lo sciopero nelle forme e nei tempi previsti dalla legge.
Martedì mattina si è svolto da remoto (in video-conferenza) l’incontro convocato dalla Prefettura di Chieti per esperire “la procedura di raffreddamento”, in seguito allo stato di agitazione della polizia locale proclamato dal Csa- Ral in riferimento alla convocazione per la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto 2023-2025 e alla nuova articolazione dell’orario di lavoro del personale in divisa.
Erano presenti il vice prefetto Martina Iurescia, il coordinatore regionale del sindacato autonomo, Walter Falzani, i componenti delle Rsu Massima Di Paolo e Stefano Gallo e per il comune di Vasto il sindaco Francesco Menna e il segretario generale Aldo D’Ambrosio in qualità di presidente della delegazione trattante di parte pubblica. Ognuna delle parti è rimasta sulle proprie posizioni.
“Il tentativo di conciliazione si è concluso negativamente”, commenta Falzani, “nonostante i tentativi del funzionario della Prefettura di giungere ad un accordo, il sindaco non ha inteso fare aperture concrete con precise direttive alla delegazione trattante, rispetto alle richieste del Csa già avanzate in sede di contrattazione integrativa e ribadite con lo stato di agitazione per migliorare alcuni istituti contrattuali e rivedere alcune decisioni che contrastano con le norme vigenti, dimostrando così poca attenzione verso i lavoratori della polizia locale”, conclude Falzani.
Alla base della vertenza c’è “il mancato accoglimento delle richieste avanzate in sede di contrattazione e la riproposizione per la sottoscrizione di un testo difforme”. Gli agenti e gli ufficiali censurano alcune decisioni prese dalla parte pubblica e che definiscono unilaterali. Le ostilità si sono aperte nei giorni scorsi con la proclamazione dello stato di agitazione. Nelle prossime ore verranno annunciate altre iniziative. Non si esclude lo sciopero.
Anna Bontempo (Il Centro)