“Una prima di grande successo che ha avuto il merito di donare alla nostra comunità pomeriggi di alta cultura, con protagonisti assoluti nel panorama italiano ed internazionale, realizzando un evento che ha saputo valorizzare lo splendido contesto naturale in cui siamo immersi”. Questo il bilancio della rassegna culturale “Gli Argonauti a Vasto – In viaggio con l’Anima Mundi, sulle tracce di Diomede” tratteggiato dal sindaco Francesco Menna e dall’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Nuova Libreria, in collaborazione con il Polo Liceale “Pantini-Pudente”, la Società Vastese di Storia Patria e Italia Nostra del Vastese. L’evento, presentato da Emanuela Petroro e Franco Sacchetti, è stato patrocinato dal Comune di Vasto e fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura. Circa 150 persone si sono ritrovate ieri sabato 15 luglio al tramonto del sole per ascoltare un flusso ispirato di parole e musica che ci ha riportato ai miti e agli archetipi delle nostre radici culturali greche. Sullo scenario suggestivo e inedito della spiaggia di San Nicola, davanti al grande scoglio spaccato al centro dell’arenile, si sono esibiti per l’ultimo dei 3 appuntamenti previsti dal cartellone, Angelo Tonelli, poeta e performer teatrale, tra i massimi grecisti italiani, Massimo Maggiari, poeta e scrittore esperto di sciamanesimo artico, Arthuan Rebis, straordinario polistrumentista e compositore, insieme alla performer Caterina Palmucci, della Compagnia Epiteatro. Le onde del mare hanno accompagnato mantra e sonorità arcaiche, di nyckelharpa, flauti, cornamusa, tamburo e shruti box.
La performance in spiaggia è iniziata con un suggestivo “komos”, un corteo rituale cui hanno partecipato alcune studentesse del liceo classico di Vasto, per rendere simbolicamente omaggio agli Argonauti, e ricordare lo sbarco mitico di Diomede, fondatore di Histonium. Sul leggendario eroe di ritorno da Troia e sul culto che lo riguarda in Adriatico, in particolare nelle Isole Tremiti, si è soffermato venerdì sera, l’archeologo Davide Aquilano nella serata di avvio intitolata “Aspettando gli argonauti”, in piazza Barbacani, presso la Nuova Libreria. Angelo Tonelli ha invece introdotto il mito degli Argonauti che guidati dall’eroe Giasone salparono per conquistare il Vello d’oro, simbolo di realizzazione spirituale per parlare più estesamente dell’eredità culturale e spirituale greca, oggetto del suo ultimo saggio “I Greci in noi”. Tonelli ha anche tenuto un seminario dal titolo “Dioniso, dio dell’ebbrezza e della contemplazione”, sabato mattina, nell’incantevole cornice di Fonte nuova, con il bordone gorgogliante dell’acqua sorgiva. Tra pratiche di meditazioni e coribantismo, Tonelli -esperto di sciamanesimo greco- ha approfondito il significato dei rituali descritti da Euripide nelle “Baccanti” e spiegato quanto sia importante ritrovare l’equilibrio personale, attraverso il contatto con il nostro “io” dionisiaco. Un’occasione per scoprire il lato più “oscuro” della Grecia antica, molto distante dall’immagine accademica che ce ne ha consegnato il neoclassicismo, e collocare le coordinate culturali di quella strada che, attraverso i Miti Orfici porta in Oriente, anche a quello “shivaismo tantrico di stile dionisiaco” citato da Battiato in uno dei versi più famosi della canzone “Sentimiento Nuevo”.
