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Il Vangelo della Domenica: Ascensione 21 maggio 2023

Ascensione del Signore – Anno A

Io sono con voi tutti i giorni (Mt 28,16-20).

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

La promessa di Gesù, con cui si chiude il vangelo di Matteo (che non racconta l’ascensione!), è risuonata tante volte anche nell’Antico Testamento come promessa di Dio di stare accanto a chi riceveva una missione ma, purtroppo, è risuonata tante volte anche nella storia successiva, spesso citata da parte di cristiani che si sono armati per conquistare terre o combattere altri popoli e altre fedi ma anche altri cristiani fino all’uso più spaventoso che ne hanno fatto i nazisti (got mit uns) che hanno sterminato il popolo ebraico e si proponevano la conquista del mondo. Anche oggi ci sono capi di stato spalleggiati da sacerdoti di corte che millantano la vicinanza di Dio invadendo altre nazioni.  Dobbiamo quindi recuperare il senso originale della promessa di Gesù, che va letto innanzitutto come segno di speranza e di fiducia, sulla scia della stessa promessa fatta da Dio ai profeti e ai suoi servitori nell’Antico Testamento: quel Gesù che ha subito la morte per un complotto di prepotenti, ma che è tornato a vivere con la potenza di Dio, promette ai discepoli e a coloro che crederanno nel vangelo di restare con loro soprattutto nelle difficoltà e nelle persecuzioni, come aveva già detto durante la sua vita terrena: “non temete per la vostra vita; se Dio infatti si prende cura anche dei piccoli passeri, avrà cura di voi che valete moto di più”. Ma c’è anche un altro significato, complementare al primo. Un giorno Gesù aveva detto: “i poveri li avrete sempre con voi”; e, parlando del giudizio finale, si è identificato con ogni tipo di sofferenza umana: “quando avete fatto qualcosa a uno dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me”. Gesù non si è staccato mai da noi e ogni giorno ci viene ricordato, se siamo davvero capaci di vedere ciò che accade intorno a noi. La vera mancanza di fede nella sua presenza, forse, non consiste tanto nel non saper alzare lo sguardo verso il cielo, ma soprattutto nel voltarsi dall’altra parte.

Don Michele Tartaglia

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