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La Via Verde in mezzo al mare, il progetto del ponte a Torino di Sangro è pronto

Un ponte in acciaio lungo 300 metri per aggirare la frana di Lago Dragoni, uno dei punti più critici della Via Verde che la Provincia si accinge ad inaugurare il 27 aprile, benché incompleta. All’appello mancano alcuni tratti, tra cui quello di Torino di Sangro interrotto da una frana causata dall’erosione marina.

“Costruiremo un ponte in acciaio sul mare lungo 300 metri e una barriera radente di 274 metri”, spiega il sindaco Nino Di Fonso, “è un’opera che verrà realizzata dal Comune, il cui ufficio tecnico ha predisposto il progetto. I fondi sono già in cassa, ma stiamo aspettando la firma della convenzione in Regione per avviare l’iter burocratico”.

La frana che ha coinvolto l’ex tracciato ferroviario nel tratto di Torino di Sangro è stata oggetto di diversi sopralluoghi. Il fenomeno erosivo che da anni interessa quel pezzo di fascia litoranea ha reso la faglia più profonda. Da tempo si parla della costruzione di un ponte, ma l’opera che consentirebbe di dare continuità alla Via Verde è ancora al palo.

“Ad agosto 2022, dopo una serie di sopralluoghi, la Regione voleva dare i soldi alla Provincia”, ricorda Di Fonso, “mi sono battuto fortemente affinchè potesse essere il Comune a realizzare il ponte. L’ufficio tecnico ha elaborato il progetto e, ad oggi, abbiamo un milione e 200mila euro già in cassa”.

Quello di Torino di Sangro, anche se è uno dei punti più critici ai fini del completamento della importante infrastruttura viaria e turistica, non è l’unico. All’appello mancano sia Casalbordino – dove in mancanza del sedime ferroviario la pista verrà realizzata sul lungomare, comportando un nuovo assetto alla viabilità – sia quello di Punta Penna a Vasto. Per evitare il transito promiscuo – mezzi pesanti e biciclette – su via Osca è stata redatta una variante che consentirà di bypassare la zona industriale. Esiste anche una proposta alternativa presentata al presidente della Provincia, Francesco Menna da Piergiorgio Molino, Alessandro Grassi e Marco Corvino, rispettivamente presidenti del Consorzio Vivere Vasto Marina, AssoVasto e Consorzio Vasto in Centro. I responsabili dei tre sodalizi chiedono di destinare temporaneamente una corsia di via Osca a pista ciclo-pedonale, in attesa del completamento della Via Verde. Molino, Grassi e Corvino propongono in sostanza di precludere l’arteria al traffico pesante, rendendola transitabile per le sole autovetture nel senso di marcia verso nord. In tal modo i tanti fruitori della pista ciclopedonale potranno raggiungere agevolmente la spiaggia di Punta Penna e la riserva naturale di Punta Aderci in piena sicurezza, senza condividere il percorso con mezzi pesanti. Molino, Grassi e Corvino ritengono tale opzione attuabile da subito, con l’apposizione di cartellonistica e segnaletica orizzontale.

Anna Bontempo (Il Centro)

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