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Vasto, a Canale discariche nell’area verde

Villette a picco sul mare, B & B, ristoranti, ma anche discariche a cielo aperto dove sono stati accatastati i resti di recinzioni e manufatti. Chi si avventura in località Canale, una delle più belle località della costa, anche se fortemente antropizzata, incontra lungo i sentieri i residui delle operazioni di sgombero effettuate dalla Provincia a novembre dello scorso anno. Un intervento di bonifica che ha restituito alla collettività 36mila metri quadri di terreno costiero, con i relativi accessi al mare, che le Ferrovie avevano dato in concessione trent’anni fa a 23 privati, a canoni irrisori.

Buona parte delle recinzioni e dei manufatti, ritenuti abusivi, sono stati demoliti in seguito all’intervento della Provincia, ma a Canale sono presenti ancora oggi, tra la fitta vegetazione, gazebo e tettoie in legno, oltre a cumuli di spazzatura. Stando a quanto annunciato dal presidente della Provincia e sindaco di Vasto Francesco Menna il progetto è quello di costruire un grande parco dotato di illuminazione, panchine e servizi, ma al momento c’è solo una situazione di totale abbandono. E non è dato sapere se è in programma un ulteriore intervento di bonifica per la rimozione dei manufatti. A riguardo Menna non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

Fece non poco scalpore nei mesi scorsi la decisione della Provincia di procedere agli sgomberi delle aree occupate. Un problema che era da tempo nell’agenda politica. I primi a esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto – cioè la restituzione alla città di un meraviglioso tratto di costa – furono i rappresentanti della lista di maggioranza Avanti Vasto che ne hanno rivendicato in più occasioni la paternità. Furono proprio i consiglieri comunali della compagine civica, Nicola Di Stefano e Maria Molino a presentare sei anni fa la mozione, poi approvata in consiglio comunale, sui terreni di località Canale, oggetto di una serie di atti da parte degli uffici preposti all’accertamento degli abusi.

Il passo successivo sarà ora completare la bonifica – il cui costo è stato addebitato ai 23 privati che hanno ricevuto l’avviso di sgombero – e rendere quel tratto di costa pienamente fruibile.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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