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Cassa integrazione a zero ore ingiusta, dipendente vince la causa con Pilkington

E’ stato accolto dal giudice del Lavoro del Tribunale di Vasto il ricorso presentato da un dipendente della Pilkington (C.N. queste le sue iniziali), assistito dagli avvocati Carmine Di Risio e Marialucia D’Aloisio. Il giudice del lavoro ha dichiarato illegittima la sospensione dal servizio del lavoratore collocato in Cassa integrazione a zero ore dopo la verifica dei criteri adottati per la scelta dei lavoratori da porre in Cigs.

“ I criteri – si legge – sono stati del tutto generici, opinabili e non obiettivi. Oltretutto non è dato comprendere quale sia l’ordine di priorità tra essi. Ciò determina la conseguenza che, di fatto, i criteri pattuiti rimettano al mero arbitrio della Pilkington la scelta dei lavoratori prima da sospendere e poi da ricollocare, senza che di questa sia possibile una valutazione di conformità tra quanto stabilito in sede alla procedura di CIGS e quanto effettivamente posto in essere dal datore nella successiva fase esecutiva”.

Il giudice del lavoro ha dunque, condannato la Pilkington “al pagamento, in favore del ricorrente, a titolo di risarcimento del danno, di una somma pari alla differenza tra la retribuzione che gli sarebbe spettata per il periodo qualora fosse stato inserito tra i dipendenti collocati nella rotazione e il trattamento di integrazione salariale percepito nel corso della cigs, oltre alla maggior somma tra interessi legali e rivalutazione monetaria, dalla proposizione del ricorso al saldo”.

Paola Calvano

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