Coda polemica per l’intitolazione di una strada di San Salvo a Bettino Craxi. La manifestazione, promossa dal circolo Avanti “Sandro Pertini” il 24 febbraio e che ha registrato la partecipazione della senatrice Stefania Craxi e di tantissimi sindaci della provincia di Chieti in fascia tricolore, ha diviso non solo il partito socialista, ma anche gli ambienti di sinistra, dando adito a una serie di polemiche sui social.
“L’iniziativa ha turbato ed indispettito qualche ex comunista”, racconta Osvaldo Menna, presidente del circolo, “contrariato dalla presenza di numerosi sindaci in fascia tricolore, di amministratori pubblici, dalla impostazione istituzionale della manifestazione, dalla folta rappresentanza di associazioni, dal numeroso pubblico, dal tripudio di bandiere, dai fiori, dalla fanfara che ha suonato l’inno nazionale, dalla benedizione della targa, dal tenore e dal livello degli interventi di commemorazione, dall’orgoglio dei socialisti accorsi da ogni parte d’Abruzzo. Questi indispettiti non hanno rinunciato al silenzio”, prosegue l’ex assessore comunale, “hanno offeso e hanno perso l’occasione di mascherare il lato peggiore, settario ed ipocrita della propria natura. Luciano Violante e Massimo D’Alema, oltre venti anni fa , l’uno da presidente della Camera e l’altro da capo del governo, hanno commemorato Craxi a Montecitorio e persino proposto di rendergli omaggio con funerali di Stato, rifiutati dalla famiglia. Qui a San Salvo, la rappresentanza degli ex comunisti, sconta invece il suo basso livello culturale ed anche la sua poca educazione che avrebbe consigliato di rispettare la storia e le sensibilità altrui. Craxi è un macigno politico che pesa su molte coscienze”, conclude Menna.
Anna Bontempo (Il Centro)
