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Denso, chiesti nuovi ordinativi. “Ma si pensi ai motori elettrici”

Il Consiglio dell’Unione europea ha rimandato a data da definire il voto sul divieto alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. La notizia ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tante aziende del Vastese, Denso in testa. E’ ancora avvolta dal mistero la produzione del motore elettrico. La consorella Denso spagnola è la concorrente più pericolosa. Denso non si sbilancia. I sindacati stanno facendo di tutto per avere a San Salvo la produzione del motore elettrico in quanto rappresenta comunque il futuro.
La fabbrica di Piana Sant’Angelo , in ripresa rispetto ad un anno fa, sta comunque vivendo un momento di crisi simile a quello vissuto 15 anni fa. Allora ci fu la ripartenza con nuovi prodotti grazie anche all’intervento della politica.
“Anche stavolta deve essere così”, insistono i sindacati.
“E’ stato solo un rinvio“, rimarca il segretario della Fiom Cgil, Alfredo Fegatelli che continua: “La Germania ha detto no perché vuole garanzie sull’e-fuel. Io aspetterei il voto per sapere l’esito finale. Per me passare all’auto elettrica comporterà una diminuzione significativa degli occupati. Ho la sensazione che una volta accontentata la Germania tutto tornerà come prima”.
Non è più entusiasta il segretario della Uilm-Uil, Manzi che dice: “È semplicemente un rinvio della decisione dell’Unione Europea. Il nostro Paese è tra i leader mondiali nella produzione di motori diesel e benzina. Il passaggio nel 2035 ai motori elettrici, equivale alla chiusura di tanti stabilimenti e una perdita secca di un 30% degli attuali posti di lavoro. Questo anche nel Vastese”.
Manzi quindi suggerisce: “La transizione ecologica va governata con un piano industriale nazionale che favorisca la riconversione dei lavoratori e degli stabilimenti verso i nuovi prodotti per le auto elettriche. Per la Denso di San Salvo, la priorità in questo momento è portare nuovi ordinativi per far rientrare tutti i dipendenti in cassa integrazione e accelerare gli investimenti“.
Sulla stessa linea anche il segretario della Fim Cisl, Primiano Biscotti: “Intanto aspettiamo la decisione definitiva. Se dovesse essere confermato il rinvio bisognerà approfittarne per prepararci perchè la transizione comunque ci sarà”.
Paola Calvano
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