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Palahistonium, lite sulla gestione: proposta del tennistavolo cestinata

“Pensare ad un intervento di tipo pubblico per il Palahistonium, senza avere una minima idea di dove reperire i soldi per ristrutturare l’edificio ed un bilancio così negativo è surreale”. Stefano Comparelli, segretario regionale della Fitet (Federazione italiana tennistavolo), interviene sull’impianto sportivo di Vasto Marina, abbandonato dal 2006 e di recente inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2023-2025.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale – che nei mesi scorsi ha bocciato la proposta dell’associazione sportiva per carenza di documentazione ed accantonato un progetto di finanza presentato da un privato – è riqualificare la struttura, ma per farlo occorrono 1,5 milioni di euro che il Comune attualmente non dispone ma che conta di reperire attingendo da fondi pubblici.

“E’ surreale che una amministrazione comunale, che si è contraddistinta nel tempo per aver dato in gestione il 90% delle strutture sportive locali, pensi ad un intervento pubblico per il Palahistonium”, attacca Comparelli, “cioè una struttura periferica ed assolutamente al di fuori della geografia sportiva della città, senza avere una minima idea di come reperire i soldi per ristrutturare l’edificio in questione ed un bilancio così negativo che spaventerebbe qualsiasi assennato amministratore”.

Il presidente della Fitet ribadisce che l’associazione sportiva presentò a suo tempo tutta la documentazione richiesta dalla normativa, ma che per il Comune si è rivelata non sufficiente dopo un anno e solo in seguito ad una serie di sollecitazioni da parte dell’ufficio legale.

“Pur prendendo per buona la considerazione, molto postuma, che la documentazione fosse non bastevole di elementi idonei a compiere un primo atto valutativo, siamo assolutamente certi di non aver ricevuto alcuna richiesta di documentazione integrativa”, rimarca Comparelli, “un rilievo circa la carenza documentale non ci è mai stato manifestato, neanche durante l’unico incontro pubblico avvenuto nella sala consiliare il 20 luglio del 2022, ad oltre un anno dall’invio della nostra proposta. Anche in quell’occasione non ci è stato mosso alcun rilievo al proposito, e si che l’occasione per farlo sarebbe stata ghiotta, avallata e certificabile dalla presenza di diversi consiglieri di maggioranza ed assessori”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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