Si avviano alle conclusioni le indagini sul duplice incendio scoppiato il 16 agosto 2020 a Punta Penna e Mottagrossa e nella riserva di Punta Aderci. Salvo colpi di scena l’autore dello scempio riuscirà a farla franca. Gli investigatori hanno cercato di dare un nome e un volto a chi ha ferito per l’ennesima volta il simbolo del turismo vastese. Di certo, chi ha acceso la miccia conosceva i luoghi, come fare per raggiungerla e soprattutto come camuffarsi.
Per evitare nuovi “attacchi”, il Comune sta pensando di potenziare il sistema di vigilanza preventivo con l’utilizzo di altre fototrappole. Dispositivi che altrove hanno dato ottimi risultati.
I carabinieri forestali hanno analizzato decine di fotogrammi cercando di identificare il colpevole. Da parte del Comune c’è il rinnovato impegno a tutelare in tutti i modi una delle zone più belle della riviera vastese e che contribuirà ad accrescere i flussi turistici in città.
Paola Calvano