Piazzali pieni di furgoni e navi in arrivo e partenza. Punta Penna vive un momento d’oro. In questi giorni il porto di Vasto si conferma protagonista, nel centro-sud Italia, della logistica intermodale. Qualche giorno fa è stato confermato il finanziamento di 12milioni per l’allungamento di 200 mt del molo sopraflutto e l’allargamento di 35 metri della banchina di levante. Va ricordato che le opere renderanno funzionale l’intervento di RFI che, con proprio stanziamento di 20milioni di euro, sulla base di uno studio di fattibilità, andrà a realizzare il prolungamento ferroviario in banchina.
Si apre dunque un nuovo capitolo per lo scalo portuale e i suoi traffici, anche in vista delle novità degli ultimi mesi: prima l’apertura del centro di spedizione e smistamento Amazon, poi l’annuncio del recupero del capannone della Sider Vasto con l’arrivo a Punta Penna del gruppo Arvedi.
A luglio Punta Penna è stata inserita nell’autorità di sistema portuale che ha sede ad Ancona. Un passaggio che ha consentito di far assumere al porto di Vasto una valenza nazionale come una infrastruttura marittima considerata di importanza strategica per l’Abruzzo e per la dorsale Adriatica, con indubbi benefici per lo sviluppo economico-produttivo del territorio.
Da inizio dicembre lo scalo sta facendo registrare numeri da record: migliaia i furgoni caricati, quasi dodicimila tonnellate di Feldspato scaricati per la Granito Forte di Fresagrandinaria, decine di tonnellate di argilla, biodiesel, soda caustica e materiale vario.
“Punta Penna – afferma il sindaco Francesco Menna – è indubbiamente una delle aree economiche più importanti del Mezzogiorno su cui qualificare una proposta di grande potenzialità occupazionale ed economica”.
Paola Calvano
