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Gabriella D’Angelo e Gabriele Barisano eletti alla direzione nazionale del partito socialista. Carugno lascia il partito

Gabriella D’Angelo e Gabriele Barisano sono stati eletti alla direzione nazionale del partito socialista. “A loro esprimo con soddisfazione i miei

complimenti e auguri di buon lavoro a loro. A tutti noi si presenta l’opportunità di affrontare una nuova sfida con la caparbietà di riappropriarci della nostra identità , che dovrà trovare un punto di polarizzazione forte”. Così Giovanni Scioli, Segretario Federazione Socialista della provincia di Chieti.
“L’elezione alla Direzione Nazionale del Partito Socialista Italiano Psi – afferma Gabriella D’Angelo –mi riempie di orgoglio e responsabilità. Non saranno tempi facili e dovremo lavorare assiduamente per scongiurare i pericoli della destra al governo, ma faremo quello che più ci compete, dare voce agli ultimi”.
Massimo Carugno invece dopo 14 anni non fa più parte della direzione nazionale del PSI e di conseguenza non sarà più neanche membro della segreteria nazionale.
Ad annunciarlo è lui stesso in un post su facebook. “Una desistenza, la mia, voluta e annunciata perché quando della linea politica di un partito (ammesso che abbia una linea politica) non si condivide più nulla è doveroso farsi da parte lasciando ad altri di coltivare e portare avanti i propri progetti.
I motivi politici e ideologici che segnano il mio dissenso sono ampiamente rappresentati nei vari articoli da me già pubblicati e continueranno a esserlo in quelli a venire.
Una attività, quella dell’opinionista, che ora potrò coltivare con ancora maggiore libertà di pensiero e di espressione per continuare a raccontare le mie idee e anche la mia concezione del socialismo che è quella della autonomia e del riformismo che nasce da Turati e passa attraverso la scissione di Livorno, attraverso Matteotti e i fratelli Rosselli, attraverso Saragat e la scissione di palazzo Barberini, e sfocia nel movimento autonomista di Craxi e nella grande socialdemocrazia europea voluta dal laeder italiano con Mitterand, Soares e Gonzales.
Il socialismo è di centro-sinistra e con la sinistra ci discute, tutt’al più ci si confronta, ma sempre consapevole delle diversità e in piena indipendenza e autonomia di giudizio e di azione.
Ci sono molte altre cose da fare in giro e soprattutto c’è la cultura che vale molto di più di qualunque nomina politica.
Perchè le nomine per essere autorevoli devono essere riempite di contenuti e se una persona ha i contenuti non ha bisogno delle nomine per essere autorevole.
Sono stati anni belli che mi hanno dato l’opportunità di conoscere e legarmi con affettuosa amicizia a persone di spessore che hanno fatto la storia vicina e lontana della politica del nostro paese.
Con loro resteremo insieme e continueremo a scrivere pagine di storia”.
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