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Punta Penna, allarme erosione: ora scatta la messa in sicurezza

E’ finanziato dalla Regione Abruzzo, con un contributo di 225mila euro, l’intervento per la messa in sicurezza di un tratto di costa a sud di Punta Penna soggetto a erosione. I lavori, che il Comune si accinge ad appaltare, consistono nella realizzazione di una protezione in mare mediante la posa in opera di massi naturali di grandi dimensioni, in una zona del litorale – Punta dell’Opera – dove è presente il complesso turistico “Costa Turchese”, realizzato a due passi dal mare negli anni Sessanta, e lo storico ristorante Il Corsaro.

Il finanziamento fa riferimento al Piano di difesa della costa adottato dal consiglio regionale il 25 novembre 2021, quale strumento di pianificazione degli interventi finalizzati al contrasto dell’erosione costiera e verrà erogato, nella misura del 60% nel momento in cui il Comune invierà alla Regione la determina dirigenziale per affidare i lavori , unitamente al provvedimento di approvazione del progetto esecutivo.

L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di mettere in sicurezza quel tratto di litorale evitando alterazioni paesaggistiche dei luoghi, vista la vicinanza dell’area Sic (sito di interesse comunitario) e della riserva naturale di Punta Aderci. Quello di 225mila euro non è che uno dei tanti contributi erogati dalla Regione per contrastare l’erosione, un fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti ed allarmistiche nella zona di Vignola, località costiera dove la spiaggia è arretrata di parecchi metri nel giro di dieci anni, creando seri problemi alle abitazioni e alle strutture turistiche presenti in quel tratto di litorale.

Tutti gli interventi effettuati finora, e ne sono stati diversi, sono stati ritenuti non sufficienti a risolvere i problemi erosivi che necessitano di un piano organico, come sottolineato in più occasioni dalla vice sindaca Licia Fioravante. Le speranze sono quindi riposte nel finanziamento di 3,5 milioni di euro, già assegnato dalla Regione, che servirà per realizzare opere in grado di garantire una adeguata protezione del litorale dall’azione del moto ondoso, evitando un ulteriore arretramento della linea di riva. Finora a Vignola sono stati effettuati una scogliera frangiflutti sommersa realizzata con un doppio strato di massi naturali in pietra calcarea di Apricena nel 2019 ed opere radenti per la messa in sicurezza degli accessi alla spiaggia e delle strutture negli anni successivi.

Insomma, quello dell’erosione costiera è un problema che affligge alcuni tratti del nostro litorale, in particolare quelli dove sono stati realizzati ville sul mare, residence e strutture turistiche, e che non affligge invece quella parte di costa dove sono presenti le dune, elementi che svolgono la funzione di una barriera protettiva naturale.

Anna Bontempo (Il Centro)

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