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Camillo D’Amico: “L’invito a fare squadra non può essere dato solo a chi ha il “posto garantito” al Parlamento”

Da Camillo D’amico riceviamo e pubblichiamo.

Nei giorni scorsi i Vice Sindaci di Casalbordino e San Salvo hanno condiviso una comune posizione politica dove hanno fatto appello ai sicuramente eletti del Centro – Destra a fare squadra nella difesa del territorio e dei suoi articolati interessi.

Nel mentre è condivisibile la natura dell’appello fa riflettere che ancora prima del voto dei cittadini, che ci sarà solo il prossimo 25 Settembre, alcuni dei candidati già si sentono ‘Onorevoli’ e ‘Senatori’; tutto ciò per un sistema elettorale per nulla democratico dove il voto degli elettori non è unico, libero e democratico, come è scritto nella nostra Carta Costituzionale, ma di semplice ratifica della volontà dei notabili di partito.
E’ assurdo che nel voto dei Comuni, delle Regioni e del parlamento Europeo gli elettori abbiano la più ampia libertà di scelta di Sindaci, Presidenti, Consiglieri e parlamentari mentre, laddove si fanno leggi in favore del popolo e si da la fiducia al governo della cosa pubblica, i cittadini non hanno alcun potere decisionale.
Poi ci si lamenta della distanza tra paese reale, di Noi cittadini, e paese legale, fatto dai ‘nominati’ delle segreterie di partito.
Tornando al merito degli appelli a fare squadra sento il dovere di commentare che questo non può e non deve riguardare i futuri parlamentari della propria parte politica ma tutti gli ‘eletti nominati’ ed i rappresentanti di tutti i livelli istituzionali.
Il nostro territorio ha tanti, troppi problemi discussi ed evidenziati che non hanno sinora trovato sintesi e soluzioni unitarie; a memoria e senza alcuna vena polemica ne rammento qualcuno come: arretramento della SS 16, costruzione del nuovo ospedale di Vasto, costituzione della Zona Economica Speciale, situazione occupazionale ed industriale, servizi reali al cittadino e loro distribuzione nel territorio dove, nelle aree interne, continua inesorabile lo spopolamento ed aggiungo, vista la notevole differenza di veduta soprattutto tra amministrazioni del Centro – Destra, il futuro del consorzio intercomunale CIVETA alla vigilia della costituzione degli ambiti da parte della Regione Abruzzo con l’avvio concreto dell’AGIR.
Su tutti questi ed altri argomenti si resta divisi e su posizioni lontane.
Bene quindi l’appello a fare squadra ma il territorio deve trovare anche un modus operandi dove, sui temi, ci siano meno personalismi e più azione comune ed unitaria nel trovare soluzioni e dare al vastese un futuro di maggiore speranza.

Camillo D’Amico

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