Una vera e propria invasione di cinghiali quella vissuta nelle ore passate dagli agricoltori di Punta Penna e Punta Aderci. Molti gli ungulati che hanno invaso le colture. E mentre gli agricoltori contano i danni la Regione da il via libera alla caccia con gli archi. “A questo punto – ha dichiarato Michele Bosco, presidente dell’associazione “Terre di Punta Aderci” – chiediamo agli arcieri capaci di mirare ai branchi che vivono e arrivano da Punta Aderci di venire nel Vastese. Noi siamo in miseria per colpa di chi protegge i cinghiali. Ben vengano gli arcieri”.
Una provocazione quella di Bosco che racconta l’esasperazione e il dramma degli operatori agricoli.
Sulla questione è intervenuto anche Camillo D’Amico (Copagri) che afferma: “Sento di dare un suggerimento agli amministratori regionali: consentite pure le fionde, gli alabardi oppure semplici lanci di pietre”.
Poi si rivolge al presidente della Provincia e sindaco di Vasto, Francesco Menna al quale chiede: “Come e cosa intende fare Menna per ridurre drasticamente il numero di cinghiali nella riserva di Punta Aderci? Dobbiamo aspettare la desertificazione produttiva di quest’area importante anche dal punto di vista turistico per il nostro territorio prima di agire? Perché non programmare un ‘prelievo forzoso’ con gabbie di cattura destinando alcuni capi verso la trasformazione, così generando anche circuiti occupazionali, ed evirando i capi maschi più piccoli per limitare la capacità riproduttiva delle femmine?”.
Paola Calvano
