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Ortopedia: ieri quattro interventi, ma oggi niente. Il primario è solo

Per il primario del reparto di Ortopedia, Enzo Di Prinzio, anche la giornata di ieri è stata una giornata durissima divisa fra la sala operatoria e il reparto pieno di pazienti e oggi sarà anche peggio perchè Di Prinzio è completamente solo. Tutto questo mentre sono aumentate già del 30% le richieste di soccorso ortopedico.

Una situazione questa che si trascina da nove mesi senza che si possa trovare una soluzione. I praticanti arrivati al San Pio a febbraio sarebbero dovuti rimanere fino a aprile ma sono andati via prima perchè la Asl li ha assunti prima della scadenza a Chieti. Allo stato attuale non si vedono all’orizzonte colleghi disposti a venire a Vasto.

Più di uno ha intenzione di chiedere l’intervento della magistratura per sbloccare una situazione incancrenita. Qualche tempo fa sulla situazione di Ortopedia era intervenuto il segretario territoriale della Fsi Usae di Chieti, il dottor Raffaele Villani che aveva ricordato che per legge ci devono essere due reperibili e a Vasto non sempre ci sono come oggi.

“Il dottor Di Prinzio – afferma Villani – non può effettuare sempre da solo la reperibilità notturna e il giorno successivo essere nuovamente in servizio. Enzo Di Prinzio è un bravo e stimato professionista ma è un umano. Chi deve controllare controlli se è tutto in regola, anche per la tutela del paziente”.

Fino a ieri il direttore generale Asl, Thomas Schael, non aveva trovato ancora una soluzione. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, chiede all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì di affrontare la questione dell’organico del San Pio una volta per tutte. “Alla Regione ricordo che il San Pio, al pari dell’ospedale di Lanciano, merita la stessa attenzione degli ospedali di Chieti e Pescara. Dignità e sicurezza per medici e operatori, strumentazione adeguata e locali sicuri. Stop agli annunci del nuovo ospedale. Al San Pio va ridato ciò che è stato tolto. L’ospedale i medici e l’utenza non meritano di essere trattati in questo modo. La stagione turistica è a rischio per colpa di una sanità che ha abbandonato Vasto e il Vastese”.

Paola Calvano

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