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Intensa attività della Guardia Costiera in questi primi giorni di giugno. Multe fino a 4mila euro e sequestrati 25 kg di vongole

Il primo fine settimana del mese di giugno ha fatto registrate una notevole presenza di bagnanti ed utenti del mare lungo tutto il litorale di giurisdizione. Tale circostanza ha portato ad intensificare la presenza del personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Vasto sia a terra che in mare. Oltre a pattuglie lungo le spiagge dei litorali dei comuni di Vasto, San Salvo e Casalbordino durante tutto l’arco della giornata, sono state programmate uscite anche con il dipendente battello GC B14 che ha provveduto a fornire attività di supporto e vigilanza sul corretto rispetto delle norme di sicurezza in mare.

Il personale è inoltre intervenuto in risposta a diversi incidenti registrati sabato mattina, nel comune di San Salvo, a causa di un rischio di annegamento scongiurato da un assistente bagnanti, e oggi, in tarda mattina, nel comune di Vasto, dove si è verificato un decesso di un pescatore subacqueo a causa di un malore.

Già da venerdì scorso, così come preannunciato durante appositi incontri con i titolari delle attività turistiche nei diversi comuni, sono inoltre cominciate le attività di controllo preventivo a tutti gli stabilimenti balneari del litorale di giurisdizione al fine di verificare l’ottemperanza alle prescrizioni di sicurezza previste dall’Ordinanza di sicurezza balneare 2022, tra cui la predisposizione del servizio di salvataggio a cura dei concessionari, onere previsto proprio a partire dal 1° giugno scorso.

Le attività hanno portato i militari della Guardia Costiera di Vasto ad individuare, inoltre, numerosi pescatori sportivi intenti in attività di pesca vietata. Sono state elevate infatti sanzioni amministrative per un totale di più di 4.000 € e sequestrate le relative attrezzature utilizzate. I proventi illeciti dell’attività, circa 25 Kg di vongole, sono state sequestrate e successivamente rigettate in mare in quanto ancora vive e vitali.

Notevoli disagi sono stati registrati anche in prossimità dell’ambito portuale, ed in particolare lungo la strada di accesso al porto e alla spiaggia di Punta Penna, dove sono stati elevati numerosi verbali amministrativi a carico di proprietari di autovetture, circa 20, a seguito di soste in aree vietate, peraltro adeguatamente segnalate. Altri autisti si sono resi responsabili dell’accesso in zone non consentite e di fenomeni di inciviltà, tra cui la manomissione di sistemi di dissuasione all’accesso (sbarre automatiche).

Si richiama l’attenzione dell’utenza della Riserva naturale di Punta Aderci circa il rispetto delle norme in materia di circolazione poste a tutela della pubblica incolumità, per permettere non solo il transito dei mezzi portuali, ma anche di mezzi di soccorso e antincendio in caso di necessità.

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