L’incontro fra le parti convocato ieri mattina non ha sortito gli effetti sperati. L’azienda non ha garantito la rotazione della cassa integrazione e non ha chiarito l’incongruenza sul ricorso allo straordinario e agli ammortizzatori sociali. Le rsu di Cgil, Cisl e Uil hanno quindi confermato lo sciopero. Tanti i lavoratori della Denso che ieri si sono fermati per due ore a ogni fine turno.
I sindacati che hanno accettato i sacrifici richiesti ora si aspettano il rispetto degli accordi. “Scioperiamo – ha spiegato il segretario della Uilm, Nicola Manzi – per chiedere il pieno rispetto degli accordi sottoscritti con la Denso, la Regione e il Ministero del Lavoro a partire dal rientro in azienda di tutti i lavoratori in cassa integrazione. Chiediamo che sia applicata una rotazione certa per dare respiro economico a tutti i lavoratori che da mesi sono in cassa integrazione a zero ore. Inoltre, scioperiamo contro il ricorso allo straordinario perché non previsto dalla normativa durante l’utilizzo della cassa integrazione guadagni straordinaria. Scioperiamo anche contro la decisione aziendale di dare lavorazioni a ditte esterne mentre i lavoratori della Denso sono in Cigs”, incalza Manzi che rivendica il pieno “rispetto degli impegni assunti dall’azienda per una ristrutturazione e riorganizzazione dello stabilimento, che tuteli e salvaguardi il futuro dei dipendenti e dello stabilimento. Chiediamo alla direzione di onorare gli impegni assunti con i lavoratori.
L’Uglm esorta tutte le altre rsu a iniziative di protesta più eclatanti e invoca il buon senso e l’unione. “E’ il momento di pretendere una volta per tutte che la direzione aziendale faccia un percorso chiaro per la risoluzione della crisi in cui versa. Domani – annuncia il segretario provinciale Maria Luisa Di Guilmi – i dirigenti sindacali nazionali, regionali e territoriali, gli iscritti e i simpatizzanti dell’Ugl saranno davanti alla Denso vicino ai cancelli della fabbrica dalle 12,45 alle 14,30″.
Paola Calvano