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La grande sete del Vastese, Laudazi: “Andare oltre il rinnovo del CdA della Sasi”

Un’altra estate è alle porte, ma la probabile grande sete di tutti i cittadini vastesi continua a non suscitare particolari interessi. L’avvenuto recente rinnovo del CdA della Sasi Spa – che si occupa “ in house” della gestione del servizio idrico integrato, in quasi tutti i Comuni della Provincia di Chieti – non convince per le modalità con la quale è stato realizzato e per i risultati che sono stati ottenuti. Se una ottantina di Sindaci non sono stati in condizione di trovare la modalità e non hanno avuto la voglia di cercare una intesa condivisa, su una materia che tocca da vicino la carne viva di tutte le popolazioni interessate, allora non c’è da stare tranquilli.

La questione ha meravigliato non poco, in quanto – a nostro parere – la materia delle risorse idropotabili deve non tenere conto del colore delle coalizioni politiche e richiede unità, condivisione di progetti e di vedute , chiarezza di obbiettivi , di procedure e di risultati.

L’Assemblea ha invece deciso di andare ad una conta risicata, tra amministratori di csx e di cdx, questi ultimi addirittura presentatisi spaccati in due raggruppamenti contrapposti tra di loro . Fatti molto preoccupanti e che non sono stati graditi dai cittadini.

Speriamo bene , ma riteniamo che Sasi Spa sia una Società che prescinde dalle persone che ricoprono gli incarichi , perchè merita una gestione allargata e concreta , finalizzata solo alla risoluzione dei problemi nel minor tempo e nel migliore dei modi possibili, a favore della gente.

Buon lavoro, dunque, a quelli che hanno ricevuto il mandato , perché c’è molto da fare ; buon lavoro a tutti quelli che dovranno controllarne la attività e garantirne i risultati .
Il vastese ha solo la necessità di raggiungere un livello adeguato del servizio idrico per la propria utenza che, allo stato, non è sufficiente . Non ha bisogno di distinguo.

La Sasi (gestore) e l’ Ersi ( proprietario delle reti ), in attesa dei necessari finanziamenti , che consentano di adeguare gli impianti obsoleti e di realizzare un nuovo collettore principale, da Casoli a Monteodorisio, aumentino almeno la dotazione potabile del nostro territorio, utilizzando il potabilizzatore di San Salvo , esistente e di proprietà consortile Arap, che potrà essere rifornito dalla maggiore acqua proveniente dalla diga di Chiauci, collegandolo, con delle condotte , fino ai serbatoi cittadini di Montevecchio , di Colle Pizzuto e di Sant’Antonio Abate , per aggiungervi acqua , durante la stagione estiva. Allungando un tubo , si riuscirebbe a soffrire tutti di meno . Poi ci saranno tempi e modi per fare di più e meglio : ma questa programmazione si deve e si può concretizzare velocemente.

Nel frattempo, tutti i Sindaci del Vastese , tutti i Consiglieri Regionali e tutti gli Amministratori del territorio si svestano della “maglietta” politica e forniscano un cenno di riscontro , dando corpo e contenuti al proprio mandato popolare, per contribuire a risolvere i problemi del Comprensorio e per l’alleggerire i guai atavici da insufficienza idrica, aggravati dal persistente stato pandemico, che rende l’acqua potabile , ancora più indispensabile al benessere dei cittadini .

Il Nuovo Faro di Vasto – Edmondo Laudazi

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