Anche la Pilkington ha raggiunto l’accordo con il ministero del Lavoro sui contratti di espansione allo scopo di favorire la fuoriuscita dalla fabbrica dei lavoratori in esubero. Saranno 180 i contratti di espansione e potranno partire non appena arriverà la circolare attuativa dell’Inps.
Come previsto dalla norma che disciplina i contratti di espansione, a fronte dei 180 esuberi ci saranno 60 nuove assunzioni.
I criteri per accedere sono la data di assunzione meno recente e a parità di anzianità aziendale, l’età anagrafica più alta.
Una “formula” che però non sarà sufficienti a risolvere i problemi economici in quanto il numero degli esuberi è più alto.
“L’avvio del programma di trasformazione annunciato dal gruppo – hanno ribadito Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec, Ugl Chimici – continuerà a focalizzarsi sulla riduzione dei costi e sull’ accelerazione delle automazioni di processo che dovranno consentire di ristabilire nel più breve tempo possibile l’utile economico di esercizio e la liquidità. L’azienda inoltre ha evidenziato che il calo del mercato auto del 20%-25% impone una riorganizzazione ed un ridimensionamento. E’ necessario dunque il sostegno delle istituzioni alle attività produttive”.
Paola Calvano