Tanti i cittadini che nella giornata di ieri sono passati dinanzi alla casa dove vivevano Angelo Bernardone e la moglie Maria Rita Conese. Sul loro volto l’incredulità per quanto accaduto. Tante le reazioni in paese. C’è chi, pur condannando il gesto, difende Bernardone accusando le istituzioni di non aver saputo aiutare l’uomo a gestire la moglie.
Certo è che i quattro figli ora sono disperati perché oltre a perdere una madre hanno perso anche un padre rinchiuso da ieri nel carcere di Torre Sinello a Vasto accusato di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela. L’uomo appare sconvolto. Per l’avvocato difensore, Vincenzo Cocchino, “non c’è stata alcuna premeditazione. Angelo voleva bene alla moglie e non riusciva ad accettare quello che stava accadendo”.
Toccante il messaggio di vicinanza di un’amica di Sara Bernardone, figlia di Angelo e Maria Rita. “Non posso immaginare cosa significhi perdere un genitore in quel modo così atroce”, afferma Paola De Camillis ex istruttrice di fitness ma sopratutto grande amica della donna. “Sono vicina a Sara e ai suoi fratelli. L’abbraccio forte e le auguro che il Signore possa dare a lei e ai suoi fratelli la forza per andare avanti e perdonare il padre per il gesto crudele che ha commesso”.
Ha espresso vicinanza anche il consigliere comunale Alessandro Santoro. “Dispiace a tutti quanto accaduto. In questo momento di grande dolore Sara e i suoi fratelli devono sapere che siamo tutti vicini a loro. Devono farsi forza e andare avanti”.
Paola Calvano