La cassa integrazione per i 276 dipendenti della Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto Marina scadrà il 31 dicembre. Sono intanto cadute nel vuoto le richieste di incontro fatte dai sindacati all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.
“Nulla si è mosso. Nonostante sia nota a tutti la particolare sensibilità dell’assessore sui temi della garanzia di salute ai disabili e fragili, la Verì non è riuscita ancora a trovare, in agenda, lo spazio per affrontare un tema così delicato che, peraltro, vede a rischio centinaia di posti di lavoro“, affermano Marco Angelucci, segretario generale della Uil Fpl e Camillo De Felice, segretario provinciale Uil Fpl.
“Ci auguriamo che al più presto l’assessore possa trovare modo e tempo per ricevere i sindacati con l’obiettivo – proseguono – di scongiurare peggiori conseguenze per la struttura vastese che al momento sembra coinvolgere la sola Fondazione Mileno ma, si teme, invece, che possa essere solo il campanello d’allarme di una crisi molto più generalizzata che potrebbe interessare l’intero settore della sanità privata accreditata ospedaliera ed extraospedaliera“.
La Uil sollecita anche il sindaco di Vasto Francesco Menna, a dare seguito a quanto dichiarato, dopo l’incontro avuto in comune all’inizio del mese convocando le istituzioni e i rappresentanti politici regionali di maggioranza ed opposizione locali.
La Verì non è comunque rimasta in silenzio sulla vicenda. Ha infatti rilasciato una dichiarazione in Consiglio regionale rispondendo ad una interrogazione del consigliere del M5S, Pietro Smargiassi. “Il San Francesco è un ottimo istituto. Il blocco della mobilità attiva porta meno introiti e sta creando problemi. Occorre trovare strategie”, aveva dichiarato.
Paola Calvano
