Un momento di confronto e cooperazione, per crescere a servire meglio clienti e territorio. È stato questo lo spirito che ha animato, venerdì 22 e sabato 23 ottobre scorsi, il meeting tra la Bcc Sangro Teatina e la Bcc dei Castelli Romani e del Tuscolo: la due giorni tra la banca abruzzese e molisana e quella con sede a Castelgandolfo si è tenuto ad Atessa (Chieti), e ha visto la partecipazione dei consigli di amministrazione delle due banche, presieduti da Vincenzo Pachioli (Bcc Sangro Teatina) e Domenico Caporicci (Bcc Castelli Romani e del Tuscolo), dei collegi sindacali, guidati da Gabriele Bascelli e Franz Cianfanelli, dei direttori generali Fabrizio Di Marco e Francesco Manganaro, dei direttori delle filiali, sedici quelle abruzzesi e molisane e tredici quelle laziali, e dei responsabili commerciali, rispettivamente Luigi Mascia e Maria Cristina Meconi.
Quattro i momenti in cui si sono articolate le due intense giornate. Il teatro comunale “Antonio Di Jorio” di Atessa ha ospitato il momento motivazionale, con una visione commentata del film “Il sapore della vittoria”, e quello di confronto sulle buone pratiche. Il villaggio turistico Miramare di Torino di Sangro, poi, ha accolto i partecipanti, protagonisti anche di un momento ricreativo, tra gusto e karaoke. Non è mancato, infine, un momento culturale e religioso, con le visite guidate al Museo del Presepio e al Museo Sassu ad Atessa e al Miracolo Eucaristico a Lanciano.
Il meeting si inserisce nell’ambito di un progetto di cooperazione denominato Lab, fatto di incontri e percorsi comuni, che gli istituti di credito di Atessa e Castelgandolfo stanno portando avanti insieme ad altre tre Bcc: quella di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia, San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto, e Umbria e Velino con sede a Spello in provincia di Perugia.
“Sono stati due giorni particolarmente intensi – commentano Vincenzo Pachioli e Fabrizio Di Marco, presidente e direttore Bcc Sangro Teatina – davvero utili per banche di regioni diverse, accomunate dalla stima e dal desiderio di lavorare al meglio per il bene dei territori in cui operano. E non a caso, abbiamo voluto non solo confrontarci su aspetti tecnici e operativi, ma anche far conoscere le bellezze delle città e dei paesi in cui viviamo”.