“Il Comune fermi il taglio dei pini alla villa comunale e valuti soluzioni alternative”. A chiederlo è il Wwf Zona frentata e Costa teatina che ritiene ormai improcastinabile l’approvazione del regolamento del verde. A detta dell’associazione presieduta da Ines Palena “San Salvo è rimasto uno dei pochi comuni abruzzesi superiore ai 15.000 abitanti ad essere privo”.
Cresce la mobilitazione per salvare i 26 pini della villa comunale, il cui abbattimento rientra nei lavori di riqualificazione del parco pubblico. Il taglio degli alberi che si sta tentando di scongiurare avrà inizio l’8 settembre.
“I pini rientrano tra quelli sottoposti a vincolo dalla normativa nazionale e regionale in quanto “alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturae, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanci e residenze storiche private”, sostiene Ines Palena, “in questo caso l’abbattimento è consentito esclusivamente per casi motivati e improcrastinabili, previo parere obbligatorio e vincolante dei carabinieri forestali, idoneo ad escludere la praticabilità di soluzioni alternative o complementari aventi minore impatto ambientale”.
A loro il Wwf ha inviato una segnalazione chiedendo di valutare la fattispecie. L’associazione sottolinea inoltre che il prato inglese che l’amministrazione comunale vorrebbe creare “non favorisce la biodiversità, necessita di tanta manutenzione e di molte risorse (acqua, prodotti fitosanitari, carburante per tosaerba, ecc), ed è in controtendenza rispetto alla necessità di ridurre il fabbisogno idrico a causa dei cambiamenti climatici in atto. Queste disposizioni sembrano essere state ignorate nel progetto di riqualificazione della villa comunale”.
Sull’argomento interviene anche il consiglire Fabio Travaglini, firmatario di una mozione indirizzata al presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano e alla sindaca Tiziana Magnacca, con cui chiede di impegnare il presidente della commissione ecologia e ambiente “a procedere a un’audizione del Comitato civico ambientalista di San Salvo ed altri eventuali soggetti collettivi portatori di interesse presenti in cittàe avviare i lavori per la redazione di un reglamento comunale per il verde pubblico”.
L’esponente del centrosinistra chiede anche di sospendere l’avvio dei lavori in attesa di conoscere le risultanze delle suddette audizioni. “L’amministrazione comunale non ha avviato un percorso di discussione pubblica con la cittadinanza e con il consiglio comunale per la scelta dell’intervento migliore”, rimarca Travaglini, “l’assemblea civica è il luogo principale di confronto democratico e di indirizzo politico-strategico della città ed ha il dovere morale di considerare le legittime istanze ed esigenze di tutti i cittadini”.
Anna Bontempo (Il Centro)