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Davide D’Alessandro: “A Vasto pronti al ballottaggio Notaro-Menna”

D’Alessandro, vogliamo fare il punto della situazione? Sono state inaugurate le sedi. Giangiacomo ha detto che vincerà al primo turno…

“Comprendo la propaganda, ma eviterei le esagerazioni. Anche l’amico Di Stefano a Chieti disse che avrebbe vinto al primo turno. Finì malissimo”.

Non può nascondere, però, che lo schieramento regionale ha una forza potenziale che le civiche non hanno…

“Ha la forza potenziale dell’assenza. Chi li ha visti negli ultimi cinque anni? Ripeto la domanda che l’amico Guido faceva fino a venti giorni fa. Sono lontani dalla gente. Ma a votare ci va la gente e vota per la persona candidata, non per Salvini e Meloni. Si vota per il Sindaco di Vasto,  non per il capo del governo. C’è chi, anche se lo candidi con il simbolo di una piantina di basilico, prende sempre tantissimi voti. Lo dice la storia della città. E ogni cittadino ha un parente candidato, è una bolgia infernale. Non puoi prendere voti parlando degli sbarchi a Lampedusa”.

Ma l’avversario è Menna o il centrodestra?

“Purtroppo sembrano la stessa cosa e mi dispiace moltissimo. Non a caso D’Elisa, già candidato di Desiati, si candida con Menna. Centrodestra e Menna rischiano di rappresentare il vecchio che ritorna, mentre Notaro, Cappa, e la stessa Carinci, il nuovo che avanza. Da una parte tutti maschi, dall’altra la grande novità guidata dalle donne. Ma ha visto la foto di Lanciano, dopo l’accordo, e quella dell’inaugurazione della sede di Vasto? Tutti maschi. Il problema non è Guido, ma alcune persone che portano scritto in fronte: tanto rivince Menna! Si chieda perché Marco Di Michele Marisi ha detto no. Si chieda perché lo stesso Guido aveva salutato tutti pochi giorni prima di essere riacciuffato”.

Perché il suo elogio della Carinci ha creato malumore nel centrodestra?

“Non capisco perché. La Lega non ha forse fatto un governo con il M5S? Non è che quando una cosa la fai tu è buona, quando la fanno gli altri è cattiva. Somiglia alla storiella, piuttosto ridicola, che le civiche sono buone e i partiti cattivi quando Desiati guida le civiche; mentre quando Desiati sta con i partiti, e le civiche sono guidate dalla Notaro, le civiche diventano cattive. Non funziona così. Le civiche sono buone sempre e arrivano davanti ai partiti”.

Insiste molto sul primo Sindaco donna per Vasto. La città è pronta?

“È una vita che sento parlare le donne del sogno di un Sindaco donna. È questa la grande occasione. Non basta portare la gonna, ovviamente. Sarebbe sciocco. Notaro non è solo donna. Ha competenza, capacità amministrative e relazionali, rapporti con tutte le categorie sociali e i ceti produttivi. Vive da sempre nel sociale, dentro le associazioni, conosce Vasto palmo a palmo, è stimata perché è attenta ai bisogni reali del cittadino. La sua vicinanza al mondo cattolico e della solidarietà non è strumentale, non è spuntata all’improvviso dopo una vita di comunismo e ateismo, ma viene dalla nascita. La sua formazione, sotto l’influenza del padre Nicola, è stata solida”.

Il ballottaggio, da quanto ha detto, sarà Notaro-Menna?

“O Menna-Notaro, faccia lei. Con una differenza: Menna, se rivincerà, tra due anni se ne andrà in Regione lasciando il Comune al vice Forte. Dentro il Pd è già tutto deciso. Vasto e i cittadini vastesi hanno bisogno di un atto di verità: Menna si ricandida a Sindaco per i prossimi cinque anni, oppure tra due anni abbandonerà Vasto per andare in Regione? Attendiamo una risposta, non una falsa promessa. Questa è una città che ha bisogno di programmazione e di certezze. Questa è una città che ha già perso, colpevolmente, la presidenza della Provincia a vantaggio di Pupillo per insipienza politica, per cui l’Abruzzo finisce inevitabilmente tra Lanciano e Val di Sangro. Il problema non è come nel 2016, quando Menna promise una giunta giovane e di rinnovamento per poi tirare fuori i soliti noti. Il problema è più grave e più serio. Dica alla città se, in caso di conferma, farà il Sindaco per cinque anni oppure no. Non risponderà, non potrà rispondere. Se dicesse sì, direbbe l’ennesima bugia. Notaro, invece, sarà Sindaco di Vasto per cinque anni e, perché no, anche Presidente della Provincia. Pupillo è stato Sindaco di Lanciano e Presidente della Provincia. Questo fatto che Vasto è sempre a ricasco di Lanciano deve finire”.

Approfittando della sua non ricandidatura, ci risentiamo tra una decina di giorni, prima della presentazione delle liste?

“Molto volentieri”.

la Redazione

 

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