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Ex deputato Pd e pezzi di destra, insieme

“Il ruolo di vice sindaco? Per me quello che conta sono le idee e non sarà la presenza di alcuni pezzi della destra a condizionare la mia visione del mondo. Anche in un gruppo eterogeneo può essere trovata la sintesi”.

Maria Amato, ex deputata del Pd, parla della sua nuova esperienza all’interno dell’aggregazione civica La Buona Stagione, che ha contribuito a fondare insieme ad altri amici. Prima che la candidata sindaco Alessandra Notaro siglasse il patto politico-elettorale con Alessandra Cappa (ex Lega), Amato era stata individuata come vice sindaco. Incarico che alla luce dell’intesa toccherà a Cappa in caso di vittoria.

Qual è il suo pensiero in merito?

Per me il ruolo importante non è quello di vice sindaco o l’incarico in giunta, ma essere portatore di idee. Mi fa onore ritrovarmi  con persone come Notaro e Cappa, di cui ho grande stima e rispetto. Vivo questo ticket con estrema leggerezza.  Mi sembra una bella immagine,  fresca, elegante,  innovativa e di coraggio e contiene tutti quegli elementi che in realtà vogliamo comunicare attraverso questa nuova proposta”.

Una persona di sinistra come lei, che è anche stata  deputata del Pd per cinque anni, dal 2013 al 2018, come vive la convivenza con alcuni pezzi della destra?

“Io sono una persona di sinistra per la visione che ho della società e del mondo e non saranno sicuramente dei pezzi della destra a condizionare la mia visione perché si fa un patto tra galantuomini, tra gente che riesce a mantenere la parola e che definisce l’ambito su cui intervenire, cioè Vasto nella sua complessità. Io in questa compagine porta la mia storia, il fatto di aver avuto una esperienza parlamentare in cui i governi Letta e Renzi sono stati eletti grazie alla presenza del nuovo centrodestra. Io per cinque anni ho difeso le posizioni di Beatrice Lorenzin che attualmente è del partito democratico. In politica capitano queste cose, capitano le contaminazioni, capita di riuscire a definire uno spazio su cui agire tutti insieme. Credo che per Vasto sia veramente il tempo delle persone di coraggio perché questa città non è solo ferma, è una città che per molti versi non conosce  le sacche fragili. Non conosce capillarmente le povertà, e mi piacerebbe che finalmente si guardasse a queste fragilità con un’ottica di sinistra, che è quella della restituzione della dignità del lavoro, piuttosto che quella del Bonus per gli acquisti al supermercato,  magari anche dati direttamente dai politici piuttosto che dai servizi sociali che sono quelli che tolgono qualsiasi ombra e sospetto da questo tipo di azione. Un’altra area delicatissima  è quella relativa all’ambiente dove io porto la mia visione di sinistra. Intorno a temi come l’acqua, il mare, l’aria e il verde bisogna trovare una sintesi ”.  

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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