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Cattivi odori a Punta Penna, i turisti: “Puzza anche al mare”

Continua ad essere irrespirabile l’aria nella zona industriale di Punta Penna. L’odore acre, che raschia la gola e brucia gli occhi, è stato avvertito nuovamente nei giorni scorsi dai residenti degli alloggi Ater e dai bagnanti che affollano le spiagge della riserva di Punta Aderci.

“Io ed altre persone siamo andate via dalla spiaggia coprendoci bocca e naso per la puzza insopportabile che attaccava la gola”, racconta Ester. Nei giorni scorsi le emissioni irritanti erano state avvertite da un gruppo di ospiti della Grotta del Saraceno, il villaggio turistico sul mare che domina la baia di Vignola e che in questo periodo ospita 1.500 vacanzieri. Le segnalazioni sono sempre più frequenti, anche in altre zone della città e lungo la Via Verde.

Passano i lustri, si succedono annunci e promesse delle amministrazioni, ma la situazione appare pressoché immobile, senza risposte e senza soluzioni”, sostiene Azione Civile, movimento dell’ex pm Antonio Ingroia, “nonostante innumerevoli segnalazioni ad enti ed istituzioni varie di operatori economici , associazioni ambientaliste e cittadini sulla fonte dei ricorrenti cattivi odori, una parola chiara e netta non è mai arrivata. Alcuni cittadini puntano il dito sulla zona industriale ed un impianto in particolare, ma da parte soprattutto dell’amministrazione comunale nulla è mai stato messo per iscritto e documentato. Non devono essere le associazioni e i cittadini a vigilare e scoprire la fonte, ma le istituzioni pubbliche”, prosegue la nota, “come è possibile che gli anni passano, le segnalazioni si accumulano e chi di dovere non riesce a dare nessuna risposta e a non capire e documentare la fonte di puzze e cattivi odori? . Negli ultimi quattordici anni abbiamo visto intervallarsi i progetti e gli annunci più diversi sulla pianificazione della zona: raddoppio porto, delocalizzazione zona industriale,  Parco Nazionale della Costa Teatina,  zona economica speciale. E’ compito imprescindibile di chi ha responsabilità politiche dare risposte, documentare, trovare soluzioni alle criticità, esprimere una visione su quell’area e sul futuro di tutti, non lasciare nell’incertezza operatori economici, sociali e ambientalisti”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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