Giuseppe Tagliente, rispondendo ad un suo caro amico sulla sua pagina Facebook che gli chiedeva spiegazioni sulle ultime vicende politiche cittadine, ha risposto così:
Caro Pino, compagno carissimo di scuola. Imputi a me l’ideazione dell’accordo Cappa-Notaro e sbagli di grosso perché esso è nato invece sulla spinta emotiva di un gruppo di amici e sull’onda di un sentimento largamente diffuso in Città di trovare un’alternativa possibile e credibile al malgoverno conclamato della amministrazione comunale uscente.
Mi limito piu esattamente a condividere questo progetto che, pur vedendo impegnate e riunite persone di diversa estrazione culturale e politica, non ha proprio nulla di trasformistico, essendo stato concepito e presentato alla luce del sole e definito “aperto” a chiunque, persone, movimenti, associazioni, partiti vogliano farne parte.
Seguendo il tuo ragionamento dovresti definire trasformistico anche il governo Draghi, che invece è nato, come sai, per stato di necessità, per far fronte cioè alla diffusione della pandemia.
Ecco, questo patto, giornalisticamente definito “Alessandra Al Quadrato”, perchè vede impegnate al vertice due donne, due professioniste affermate ed inserite del contesto sociale, nasce egualmente per stato di necessità e cioé per ridare dignità alla nostra Vasto restituendole una classe dirigente in un momento delicatissimo come quello che stiamo attraversando, irto di pericoli incombenti sotto il profilo economico e sociale. Mi limito, caro Pino, a queste considerazioni, riservandomi di illustrartele di persona e con più ampie argomentazioni se riterrai di concedermi îl piacere di incontrarti (come del resto facciamo d’abitudine) quanto prima. Un abbraccio”.
