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Blitz al Camping Sangro, trovati 15 stranieri nel degrado

E’ scattato martedì mattina il blitz al Camping Sangro di contrada Saletti di Torino di Sangro. I carabinieri della Compagnia di Ortona in collaborazione con la Questura di Chieti e i commissariati di Lanciano e Vasto hanno fatto irruzione nel Camping. All’interno dei casotti di legno hanno trovato 15 extracomunitari che stavano dormendo e che occupavano il camping abusivamente.

I 15 extracomunitari sono stati portati via e alcuni non avevano neanche il permesso di soggiorno.

Attorno a loro sporcizia, ferraglie e rifiuti. Il camping è stato trovato in condizioni di totale degrado e per motivi igienico sanitari e di pubblica sicurezza le forze dell’ordine hanno svuotato la struttura come disposto dal gip del Tribunale di Vasto e da una ordinanza firmata il 28 maggio dal sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso.

“Quello che abbiamo trovato è indescrivibile”, commenta il primo cittadino Di Fonso. “Quella struttura – prosegue – è di proprietà comunale e la sua destinazione è turistica. Invece abbiamo trovato rifiuti e sporcizia ovunque. Ringrazio la questura, i carabinieri e la polizia per il lavoro fatto e per aver restituito una importante struttura alla nostra comunità”.

Di Fonso scoprì quello che accadeva nel camping di contrada Saletti , il 17 maggio scorso quando insieme al comandante dei stazione dei carabinieri di Torino di Sangro, il maresciallo Michele Cefaratti decise di fare un sopralluogo nel campeggio.

“Ho scoperto che molte delle casette venivano utilizzate come ricovero da persone sconosciute che utilizzavano i box anche per cucinare. Per preparare il cibo venivano usate delle bombole di gas collegate in modo precario. I piani di cottura erano marci. Nella struttura non ci sono servizi igienici utilizzabili né viene fornita l’acqua e l’energia elettrica. I rifiuti prodotti dagli abusivi erano ammassati e lasciati vicino alle casette. Quella situazione di degrado costituiva un grande pericolo. Il 28 maggio ho firmato l’ordinanza di sgombero”, conclude Di Fonso che ringrazia le forze dell’ordine e la magistratura.

Degli abusivi risultati clandestini si occuperà ora la questura di Chieti per il rimpatrio. Gli altri saranno invece ricollocati.

Paola Calvano

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