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“L’Italia contribuisca ad una risposta globale alla crisi di Covid-19”, una giovane Ambasciatrice vastese si rivolge alle istituzioni

 

In occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, svoltasi tra le giornate del 24 e 30 aprile, Vittoria Anelli, una giovane attivista anti-povertà con The ONE Campaignoriginaria di Vasto, ha portato un potente messaggio al cuore delle istituzioni italiane, invitando Deputati, Senatori e Ministri a fare ciò che è nel proprio potere per assicurare una ripresa equa ed inclusiva dalla pandemia.

Attraverso una serie di incontri virtuali, Anelli ha sollecitato un impegno concreto da parte del governo italiano per garantire che l’accesso ai vaccini e ai trattamenti per il COVID-19 sia garantito a tutti, ovunque. Questo è possibile attraverso il finanziamento di iniziative globali come ACT-Accelerator, una coalizione di organizzazioni che distribuiscono vaccini, medicinali e test per COVID19 in tutto il mondo il più rapidamentepossibile.

Anelli ha spiegato a coloro che ha incontrato l’importanza di resistere al nazionalismo dei vaccini, sostenendo che per assicurare un’immunizzazione mondiale rapida ed efficace non ci debbano essere ostacoli nell’accessibilità e nella distribuzione diffusa del vaccino. Ad oggi,solo lo 0,3% delle 950 milioni di vaccinazioni somministrate è stato somministrato nei paesi a basso reddito.I paesi più ricchi, infatti, non solo sono riusciti a riservare una quantità di vaccini una quantità necessaria per inoculare la propria intera popolazione, ma anche a mettere da parte oltre 1 miliardo di dosi in eccesso.

In merito, Vittoria ha dichiarato: “Sono soddisfatta del supporto ricevuto dai rappresentanti politici che abbiamo incontrato. È importante ricordare che le incertezze odierne non possono essere affrontate individualmente e che, senza un’immunizzazione diffusa, il virus continuerà a mutare ed evolversi, prolungando la durata di questa crisi emergenziale. Le conseguenze più gravi di una mancata risposta alla pandemia graveranno sulle spalle di noi giovani, è importante che i nostri rappresentanti ci ascoltino e agiscano con determinazione, perché solo così saremo in grado di costruire un futuro più prospero per le prossime generazioni.”

Emily Wigens, referente di ONE Italia, ha aggiunto:“Per sconfiggere il virus dobbiamo agire ambiziosamente non soltanto a livello nazionale, ma a livello globale. Anche se molti di noi aspettano ancora il proprio turno, dobbiamo impegnarci per assicurarci che miliardi di persone in tutto il mondo non rimangano in coda. Non è soltanto la cosa giusta da fare, ovviamente, ma è anche l’unica via d’uscita da questa pandemia per tutti.

Wigens ha concluso:“Nessuno è al sicuro finché non lo saremo tutti” non è retorica, ma la realtà che ci stiamo trovando ad affrontare con questo virus. Abbiamo bisogno di una risposta all’altezza della gravità di questa crisi e della sua urgenza. Il G20, di cui l’Italia presiede i lavori, puòe deve promuovere un’azione per garantire che nessuna distinzione entri in gioco nella risposta sanitaria a questa crisi; il Global Health Summit del prossimo 21 maggio è un buon modo per iniziare a farlo”.

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