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Vasto, proteste in Municipio: “Disservizi e ritardi nell’ufficio anagrafe”

La registrazione della nascita della secondogenita si trasforma in una odissea burocratica per un professionista vastese, alle prese con gli uffici anagrafici del comune di Vasto. Sono tante le segnalazioni che giungono quotidianamente dai cittadini su disservizi e ritardi, ma anche sulla impossibilità di parlare con un addetto. Telefoni che squillano invano, senza che nessuno risponda. Lamentele che sono ben note all’assessore Luigi Marcello, secondo il quale all’origine dei disservizi c’è la cronica carenza di personale.

“Dovevo registrare un semplice atto di nascita, invece ho dovuto assistere alla saga dello scaricabarile e dell’espulsività”, racconta Alessandro Gentile, psichiatra vastese, “al termine dell’esperienza surreale ho chiesto la possibilità di confrontarmi con un ufficio per le relazioni con il pubblico,  ma sono stato invitato a contattare il sindaco Francesco Menna se lo conoscevo o a mandare un’email. Impossibile avere una comunicazione telefonica. Ho provato per due giorni di seguito: la linea era sempre libera, ma non ha mai risposto nessuno. La stessa identità digitale (Spid) offre la possibilità di una mera prenotazione del servizio richiesto che non è rispettata e non permette alcuna reale interattività. Le procedure attuate sembrano solo un invito ai dipendenti affinché questi lavorino sempre peggio; tutto a scapito del cittadino. È purtroppo un andazzo, un retaggio culturale”, conclude il medico che ha affidato ad un post su Facebook l’amarezza e la rabbia per l’esperienza vissuta.

Disservizi che sono ben noti all’assessore delegato. “Conosco le lamentele, molte delle quali si riferiscono al fatto che nessuno risponde al telefono”, replica Marcello, “il problema è che siamo sotto organico e se l’impiegato addetto in quel momento sta sbrigando una pratica non può certo fornire informazioni telefoniche. Ce la stiamo mettendo tutta per far funzionare gli uffici anagrafici, ottimizzando le risorse a disposizione e facendo ruotare gli addetti nei vari uffici creando ruoli interscambiabili, ma dobbiamo fare i conti con la cronica carenza di personale. Basta guardare i dati”, prosegue l’assessore, “abbiamo almeno 80 dipendenti in meno rispetto a dieci anni fa. Però c’è da dire anche un’altra cosa. Cioè che i cittadini sono restii a utilizzare i servizi on line che, soprattutto in un periodo come questo di pandemia, sono di grande aiuto”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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