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Rifiuti sulla pista ciclabile, i residenti: “Sì alle sbarre”

“Bene la bonifica, ma senza altri interventi la pista ciclabile di Vallone Lebba rischia di riempirsi di nuovo di rifiuti”. Chiede provvedimenti che possano fungere da deterrente per gli incivili un gruppo di cittadini che abitano nelle zone interessate dal percorso naturalistico ripulito nei giorni scorsi dagli operai della Pulchra. I rifiuti disseminati lungo la pista erano talmente tanti che sono stati riempiti quattro camioncini. Un lavoro di bonifica che rischia di essere vanificato, senza ulteriori interventi. Ne sono consapevoli i residenti che, in questi anni, hanno visto il panoramico percorso che costeggia l’omonimo torrente, trasformarsi in una discarica abusiva a cielo aperto.

“Potrebbero essere installate delle sbarre con chiavi per consentire il passaggio solo ai proprietari dei terreni, lasciando ovviamente lo spazio per le biciclette”, è la proposta lanciata dal gruppo di cittadini che si è rivolto al Centro, “è l’unico modo per dissuadere gli incivili dal buttare i rifiuti. Vengono qui con le macchine cariche di pattume o addirittura con furgoni pieni di materiale edile. Buttano di tutto e molto spesso entrano in azione di notte per non essere visti”.

Quella lanciata dal gruppo di residenti è una  delle cinque proposte sottoposte un anno fa all’attenzione dell’amministrazione comunale da sei associazioni cittadine. Geav (Guardie ecologiche ambientali), Ciclo Club Vasto, Italia Nostra, Arci, Club alpino italiano e Comitato San Lorenzo scrissero al sindaco Francesco Menna e agli assessori Paola Cianci (ambiente) e Gabriele Barisano (Servizi manutentivi), chiedendo, oltre alla bonifica, interventi per evitare l’accesso ai non residenti alla strada sterrata che costeggia la pista, l’affidamento della gestione ad una associazione di volontariato tramite un bando pubblico finalizzato alla manifestazione di interesse, eventi di sensibilizzazione in collaborazione con le associazioni e visite guidate con le scolaresche.

Queste proposte scaturiscono dalla consultazione dei residenti, gran parte dei quali esasperati da una situazione che va avanti ormai da anni”, rilanciano i sodalizi pronti a collaborare con l’amministrazione comunale.

Ufficialmente la ciclabile di Vallone Lebba è interdetta da febbraio 2020 da una ordinanza sindacale che venne emessa a tutela della pubblica incolumità e dopo un sopralluogo della polizia locale che redasse un dettagliato rapporto.  Ma, stando a quello che raccontano i residenti, quella pista continua ad essere “trafficatissima” e meta di incivili che la usano per disfarsi di ogni genere di rifiuti. Di recente l’assessore Cianci ha spiegato che il recupero del percorso  rientra nei piani dell’amministrazione comunale, che ha inserito la pista nel Biciplan. L’obiettivo è ottenere finanziamenti per il completamento del tratto mancante.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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