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Imposte a Vasto: aliquote invariate, ma è lite in Consiglio comunale

Aliquote invariate per Tari, Imu, imposta di soggiorno e addizionale Irpef, ma sulle tariffe è scontro in consiglio comunale. E’  andata in scena martedì durante l’assise civica, tenuta in videoconferenza, la polemica sulle tasse comunali, in particolare sulla imposta di soggiorno – un gettito di circa 200mila euro l’anno – sulla quale l’opposizione consiliare ha chiesto una dettagliata rendicontazione.

Il sindaco Francesco Menna ha parlato di “strumentalizzazione” e ha ribadito che a Vasto le tasse non sono aumentate, nonostante i tagli delle risorse economiche da parte dello Stato centrale. L’assemblea ha anche approvato, con i soli voti della maggioranza di centrosinistra, il bilancio di previsione 2021-2023 e il documento unico di programmazione (Dup).

Il Comune è vicino alle famiglie disagiate e svantaggiate”, rimarca il primo cittadino, “sono vent’anni che i servizi alla persona non vengono aumentati. Per non parlare dei sussidi. L’Imu sulle attività produttive a Vasto è tra le più basse. Piuttosto perché la Regione non ha eliminato le tasse automobilistiche? Perché non ha tolto il balzello sulle concessioni balneari?”.

L’opposizione, dal canto suo, ha incalzato l’amministrazione comunale, chiedendo di essere messa a conoscenza di come vengono utilizzati gli introiti della imposta di soggiorno, rimasta invariata al pari delle altre tasse.

“Sindaco, perché non fai un manifesto con la rendicontazioni dell’impiego della tassa di soggiorno?” , è la provocazione lanciata da Francesco Prospero,  Vincenzo Suriani,  Edmondo Laudazi, Alessandro d’Elisa e Guido Giangiacomo, “Menna è ormai in piena campagna elettorale e, come un narciso, tappezza la città con costosi manifesti elettorali che lo ritraggono sorridente mentre racconta l’ennesima favola, ai cittadini vastesi, sulle sue gesta eroiche. Cioè di aver intercettato 60 milioni di euro – così recitano i manifesti – per poi scoprire che, il primo cittadino, si intesta successi non suoi come i 15 milioni di euro stanziati dalla giunta regionale Marsilio per il porto di Vasto. Racconti, almeno per una volta, una verità ai suoi cittadini. Dica come vengono spesi gli oltre 200 mila euro annui introitati con la tassa di soggiorno. Lo faccia con gli ormai consueti manifesti che affigge in tutta la città. Lo deve ai cittadini, agli operatori e ai tanti turisti che ad ogni soggiorno versano la tassa. Si impegni, il sindaco, in questa epoca pandemica, a garantire almeno il decoro e i servizi minimi essenziali per ottimizzare l’offerta turistica. I grandi eventi purtroppo, o per fortuna della giunta Menna che si è risparmiata l’ennesima brutta figura dopo il fallimento del Jova beach party, non possono essere fatti. Si concentri, pertanto, vista la conferma della tassa di soggiorno, mentre altri comuni la dimezzano o la sospendono, almeno a migliorare l’accoglienza, il decoro e i servizi della nostra città. Duecentomila euro annui non sono molti, ma non sono nemmeno pochi per chi sa utilizzarli”, concludono i consiglieri del centrodestra.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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