Sono in tanti a chiedersi cosa accadrà alla Pilkington di San Salvo e ad essere preoccupati sono anche i sindaci del Vastese. Il primo cittadino di Vasto, Francesco Menna chiede un tavolo di confronto con la presidenza dell’azienda, i sindacati e rappresentanti del Governo.
“Quello che oggi sono San Salvo, Vasto e il Vastese è dovuto all’insediamento della ex Siv, ora Pilkington”, sottolinea Menna. “Il colosso industriale è stato la colonna del territorio. Lo spegnimento di un forno sarebbe un grave segnale. Oltre alla perdita diretta di 250 posti di lavoro, l’intero indotto subirebbe dei danni gravissimi. So che il sindaco di Salvo, Tiziana Magnacca, è impegnata a scongiurare questa iattura. Mi unisco a lei e insieme a tutti i sindaci del Vastese chiediamo un confronto. E’ necessario parlare al più presto con il presidente di Pilkington Italia, Graziano Marcovecchio per verificare la fondatezza della notizia pubblicata sollecitando anche l’intervento della politica regionale e nazionale. E’ necessario sapere cosa c’è di concreto dietro la notizia. Il silenzio seguito alla alla pubblicazione della indiscrezione non fa pensare nulla di buono”.
Anche Il Pd nei giorni scorsi ha espresso forte preoccupazione sul futuro dei lavoratori del Vastese qualora la notizia dovesse concretizzarsi. “La Pilkington, con gli stabilimenti satellite Primo e Bravo, insieme alla Denso rappresentano il 70% del PIL dell’Abruzzo. In questi colossi industriali”, ha ricordato Gianni Cordisco segretario provinciale del Pd “c’è la speranza di ripresa per l’intera regione”.
Paola Calvano
