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Ergastolano evaso, agente sotto accusa

Rischia di costare cara all’agente della polizia penitenziaria che lo aveva in custodia, la fuga di tre ore dalla Casa lavoro di contrada Torre Sinello del 50enne Antonio Di Giacomo.

L’agente è stato indagato dalla Procura di Vasto e gli viene contestato l’articolo 387 del codice penale (evasione per colpa): “Chiunque, preposto per ragione del suo ufficio alla custodia, anche temporanea di una persona arrestata o detenuta per un reato, ne cagiona per colpa l’evasione, è punito con una pena che può arrivare a 3 anni di reclusione”.

Secondo gli investigatori l’agente penitenziario il giorno dell’evasione avrebbe dovuto riportare in cella il cinquantenne (detenuto in regime di semilibertà per scontare la pena dell’ergastolo per triplice omicidio) alle 16 e invece gli permise si restare al Block house fino alle 18,22 omettendo di eseguire l’ordine di riportarlo in reparto.

Il 50enne Di Giacomo approfittò dell’apertura del cancello ad un inserviente e si allontanò.

“Il mio assistito”, fa sapere il difensore dell’agente, l’avvocato Marisa Berarducciha semplicemente ottemperato agli ordini impartiti da un diretto superiore gerarchico e al regolamento dell’amministrazione penitenziaria”.

L’evasione di Di Giacomo avvenne il 1 luglio 2020 e al momento del fatto l’uomo si trovava nell’area d’ingresso del carcere, chiamata anche Block house, e pare stesse lavorando. Con grande abilità riuscì ad eludere la sorveglianza e si allontanò dal carcere a piedi. Pochi minuti dopo scattò la caccia all’uomo e gli agenti della polizia penitenziaria insieme ai carabinieri cominciarono a setacciare la zona a ridosso della Riserva di Punta Aderci. Il fuggitivo non riuscì ad andare lontano. Venne infatti rintracciato in località Mottagrossa all’interno della Riserva naturale e riportatosubito nella Casa lavoro.

La Procura aprì un fascicolo.

La vicenda suscitò moltissime polemiche a Torre Sinello. Il fatto, secondo il Sappe (sindacato della polizia penitenziaria) avrebbe confermato le criticità denunciate più volte e soprattutto la carenza di personale.

Anziché 99 agenti, Torre Sinello ne conta 73 e ai detenuti già ospitati l’estate scorsa se ne sono aggiunti altri 50 provenienti da tutto l’Abruzzo. Gli agenti sono sempre più in affanno e diverse sigle sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione.

Paola Calvano

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